Confermate dalla Cassazione le pene comminate in patteggiamento ai cinque coindagati per il disastro della nave da crociera ''Costa Concordia''. Il naufragio avvenne il 13 gennaio 2013. La nave si avvicinò troppo alla costa dell'Isola del Giglio fino a schiantarsi.
L'incidente ha provocato 32 morti. Il capitano Francesco Schettino non ha patteggiato ed è tuttora in attesa di giudizio per naufragio e omicidio colposo. Gli altri indagati Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, il manager di Costa spa Roberto Ferrarini e il direttore dell'hotel di bordo Manrico Giampedroni hanno invece optato per la via del patteggiamento.
Le pene comminate, da un anno e undici mesi a due anni e sei mesi, sono state dunque confermate dalla Cassazione.