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In Germania un "airbnb per i rifugiati": cittadini mettono a disposizione le loro case ai migranti

"Refugees Welcome" è un sito dove i cittadini possono iscriversi per offrire ospitalità ai rifugiati; 26 i migranti ospitati fino ad ora, quasi 800 i tedeschi che hanno dato disponibilità ad accogliere

Il team di "Refugees Welcome" (press photo/Jean-Paul Pastor Guzmán)

Un "airbnb per i rifugiati". In Germania un gruppo di cittadini ha messo a disposizione la loro casa per ospitare i migranti. Sono quasi 800 le persone iscritte al sito "Refugees Welcome", 26 le persone, scappate dalla Siria, dal Pakistan, dall'Afghanistan, dal Mali e dal Burkina Faso che hanno trovato casa.

Il progetto, come racconta The Guardian, è stato fondato da Jonas Kakoschke, 31, e Mareike Geiling, 28 che dopo aver dato ospitalità ad un rifugiato maliano hanno creato un sito dove altri cittadini possono offrire ospitalità a un richiedente asilo, trattandolo né più né meno come un coinquilino o un affittuario qualsiasi. In tantissimi hanno risposto all'appello: studenti, single, coppie sposate, pensionati. Tra loro c'è anche l'insegnante Johann Schmidt che condivide il suo appartamento con un profugo iracheno, si è registrato al sito nel novembre 2014. "Azad mi racconta il suo tempo paese d'origine" racconta Schmidt . "Ho imparato un bel po' da lui, mi piace ascoltare le sue storie".

Questo "airbnb solidale" non ha ancora le dimensioni dell'Islanda dove 12mila cittadini si sono detti disposti a ospitare in casa un rifugiato. Al momento sono solo 26 le persone accolte, anche per problemi burocratici, ma il progetto sta crescendo.

Offrire una stanza o la casa non vuol dire perdere i soldi dell'affitto. Oggi circa un terzo degli affitti andati a buon fine vengono corrisposti dai servizi sociali della città in cui risiedono i cittadini che hanno messo a disposizione le loro case, mentre il resto è coperto dalle donazioni che arrivano al sito o con il crowdfunding. Per iscriversi occorre avere alcune caratteristiche: offrire ospitalità per minimo tre mesi, e avere a disposizione una camera da letto a uso esclusivo del rifugiato.