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194 borse per l'anno accademico 2021-22

Intelligenza artificiale, al via il primo dottorato in Italia

Convenzione tra Cnr e cinque tra i principali Atenei: nasce un comitato per strategia unitaria. Il ministro Manfredi: opportunità per il Paese. Si stima che il settore porterà entro il 2030 ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende

Il ministro Gaetano Manfredi

Il primo dottorato  di ricerca nazionale in Intelligenza artificiale (AI) prende avvio con la firma della convenzione tra Cnr, Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università di Napoli 'Federico II' e Università di Pisa.  "Con il dottorato in Intelligenza artificiale l'Italia può diventare più competitiva sulle tecnologie avanzate", commenta il ministro dell'Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.

A questo scopo il Mur ha costituito presso il Consiglio nazionale delle ricerche un Comitato con il compito di elaborare la strategia italiana nell'alta formazione per l'AI e ha finanziato con 4 milioni
di euro il Cnr e con 3,85 milioni di euro l'Università di Pisa al fine di implementare la strategia elaborata dal Comitato per dar vita al Dottorato nazionale in Intelligenza artificiale.

L'obiettivo è quello di creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi. Il PhD-AI.it prenderà avvio con l'anno accademico 2021/2022 e sono già disponibili 194 borse di studio per la disciplina.  "Il nuovo dottorato in Intelligenza artificiale mette a sistema le migliori competenze nazionali", ha dichiarato il presidente del Cnr, Massimo Inguscio.

Il mercato dell'AI
Il mercato in Italia è agli albori, ma siamo al decimo posto mondiale come numero di pubblicazioni e al quinto come impatto scientifico L'Intelligenza artificiale è il pilastro di una nuova rivoluzione industriale che, secondo la Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l'industria prodotto in passato dal motore a vapore e dall'elettricità.

Il McKinsey Global Institute stima che entro il 2030 l'AI porterà ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende. Complessivamente, il mercato dell'intelligenza artificiale in Italia presenta una spesa in tecnologie nel settore di poche centinaia di milioni di euro l'anno. Questi dati sono in linea con lo studio McKinsey sul livello di 'prontezza' ("AI readiness") delle varie nazioni all'utilizzo dell'AI, che ci colloca tra i paesi che al momento mostrano una 'moderata' capacità di sfruttare i benefici economici che derivano da quest'innovazione, ma con un potenziale ampiamente positivo, soprattutto se le tecnologie saranno sfruttate in settori industriali strategici per il Paese quali il manifatturiero, la robotica industriale e di servizio e l'agroalimentare.