Aerei militari statunitensi hanno bombardato le postazioni talebane alla periferia della città afghana di Kunduz, caduta ieri nelle mani dei militanti. Lo ha reso noto un comunicato della Nato che dice: "Le forze americane hanno condotto un raid aereo per eliminare una minaccia alle forze afghane e della coalizione". L'attacco rappresenta il primo raid degli Stati Uniti a difesa della città.
Un portavoce della Nato ha fatto sapere che dopo il raid avvenuto intorno alle 9 locali, le 6 italiane, le forze locali hanno contrattaccato per riprendere il controllo della località.
I combattenti talebani ieri hanno conquistato la città nel nord dell'Afghanistan, issando la loro bandiera nella piazza centrale e liberando centinaia di militanti detenuti nel carcere locale. L'assalto a sorpresa dei talebani è iniziato all'alba partendo da tre fronti e al calare della sera i militanti avevano già il controllo della residenza del governatore e del quartier generale della polizia provinciale.
Kunduz "è il primo capoluogo di provincia a cadere nelle mani dei mujahiddin dell'Emirato Islamico", hanno scritto i talebani nel comunicato diffuso dal loro sito web. Nella città del nord dell'Afghanistan gli abitanti vengono invitati a "condurre la loro vita normalmente in assoluta sicurezza" dai combattenti talebani. E al governo di Kabul si chiede di "ammettere la sconfitta" e "pensare al futuro dell'intero Paese".