Mondo

La sfida per l'Europa

Emergenza migranti, tornano i controlli ai confini di Svezia e Danimarca

La Svezia, dopo oltre 50 anni, ha reintrodotto i controlli dei documenti di identità per i viaggiatori in arrivo dalla Danimarca

Il ponte sull'Öresund

La Svezia, dopo oltre 50 anni, ha reintrodotto i controlli dei documenti di identità per i viaggiatori in arrivo dalla Danimarca.

L'ordinanza, operativa da oggi, viene applicata al traffico via treno, bus e traghetto prima dell'imbarco verso la Svezia attraverso il ponte sull'Öresund. Si tratta della principale porta di ingresso per la Svezia dei migranti in arrivo dalle aree di crisi. La novità, che comporta una sanzione di 50mila corone svedesi (5.400 euro circa) per chi la viola, va a scapito dell'ingente traffico dei pendolari (8.600 persone) che ogni giorno si recano da Copenaghen a Malmö, terza città svedese, per studio o lavoro.

La Svezia aveva già introdotto controlli sporadici alla frontiera con la Danimarca a metà novembre con un conseguente forte calo dei richiedenti asilo.

Il Paese (9,8 milioni di abitanti, di cui il 20% di origini straniere) ha accolto nel 2015 160mila rifugiati e ne prevede altri 170mila quest'anno. La Danimarca, intanto, che ha ricevuto nel 2015 soltanto 18mila domande di asilo, ha ripristinato i controlli alla frontiera con la Germania, come annunciato dal premier danese, Lars Løkke Rasmussen.

Germania: Schengen è in pericolo
La zona di libera circolazione europea, l'area Schengen, è "in pericolo" dopo che la Svezia ha reintrodotto i controlli alla frontiera danese e la Danimarca a quella tedesca, secondo la Germania. "La libertà di movimento è un principio importante, uno dei risultati più grandi (nell'Ue) negli ultimi anni", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri tedesco Martin Schaefer parlando ai giornalisti. "Schengen è molto importante ma è in pericolo", ha aggiunto commentando la chiusura della frontiera decisa da Copenaghen.