Scienza

Le stime preliminari della rete di monitoraggio PRISMA

La meteora del 15 marzo si è spenta sul Molise. L'INAF: "Possibili frammenti al suolo"

Secondo gli astronomi il bolide avvistato in gran parte del Centro-sud è entrato nell'atmosfera a una velocità di quasi 50 mila chilometri all'ora e ha terminato la sua corsa poco a ovest di Isernia

di Andrea Bettini

Sarebbe entrato nell'atmosfera sopra il Molise per poi spegnersi poco a ovest di Isernia il brillantissimo bolide avvistato il 15 marzo alle 20.57 in gran parte del Centro-Sud. Sono queste le prime stime degli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica grazie ai dati rilevati dalla rete di monitoraggio PRISMA.

La meteora è stata filmata da una camera posizionata nel Centro Ricerche Aerospaziali di Capua e da un'altra a nord-est di Caserta gestita dall'Associazione Arma Aeronautica in collaborazione con l'associazione Sky Sentinel. L'analisi delle immagini ha consentito di fare una ricostruzione preliminare della traiettoria. Il bolide è entrato nell'atmosfera quasi verticalmente, con un'inclinazione di circa 80 gradi rispetto all'orizzonte e con una velocità di ingresso di circa 50 mila km all'ora. Ha iniziato a bruciare a 83 chilometri di altezza ed è rimasto visibile per poco più di cinque secondi. Si è spento a 21,5 km di altezza, quando aveva frenato fino a una velocità di 3600 chilometri all'ora.

Non è escluso che a questo punto possa aprirsi la caccia ad eventuali frammenti arrivati al suolo senza far danni, come accadde in provincia di Modena dopo il bolide del 1° gennaio 2020. “La velocità finale, la bassa quota raggiunta e l'alta inclinazione di ingresso in atmosfera sono tutti dati che fanno ritenere che non sia improbabile l'arrivo a terra di una meteorite – riferisce l'INAF - Gli esperti di Prisma sono al lavoro per calcolare l'area interessata da una possibile caduta”.