Coronavirus

La crisi del Covid ha bruciato 3500 miliardi di dollari

Lavoro, stime Ilo: II trimestre 2020, perse ore di lavoro pari a mezzo miliardo di posti

La crisi pandemica ha causato una perdita equivalente a oltre 495 milioni di posti di lavoro nel secondo trimestre, in termini di ore lavorative mancate. Continuano a peggiorare le stime dell'Ilo, l'Organizzazione dell'Onu sul Lavoro, riguardo all'impatto della crisi Covid nel mondo. E "le perdite devastanti sulle ore lavorate - afferma l'ente di nell'ultimo aggiornamento delle sue stime - hanno causato una massiccia perdita di reddito da lavoro".

La sesta edizione di questo "Ilo Monitor: Covid-19 and the world of work" segna stime "considerevolmente più ampie", rispetto ai dati di giugno sugli effetti della pandemia, rileva l'Ilo con un comunicato. Adesso si stima che nel secondo trimestre siano state perse ore di lavoro equivalenti a 495 milioni di posti a tempo pieno, con un meno 17,3% rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

Lo scorso giugno, ricorda l'Ilo, si stimavano perdite equivalenti a 400 milioni di posti (prendendo a riferimento una settimana di 48 ore lavorative). Sul terzo trimestre sono attese perdite equivalenti a altri 345 milioni di posti a tempo pieno (-12,1%). L'Ilo ha anche peggiorato le sue stime per il quarto trimestre. Il calo delle ore lavorate, prevede l'organizzazione, si attesterà all'8,6%, pari a 245 milioni di posti di lavoro equivalenti, contro il precedente -4,9% per 140 milioni di occupati a tempo pieno equivalenti. 

Sempre secondo lo studio dell'Ilo, sull'insieme dei primi nove mesi del 2020 si verificherà una perdita lorda di redditi da lavoro pari a 3.500 miliardi di dollari, con un calo del 10,7% su base annua. Questa cifra precisa l'ente dell'Onu esclude i sostegni erogati tramite sussidi pubblici. I cali più marcati si sono verificati nei Paesi a con livelli di reddito pro capite medi, con flessioni che hanno superato il 15%. L'area delle Americhe, poi, è stata la più colpita su scala globale, con cali dei redditi da lavoro del 12,1%.