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Coronavirus

La pandemia

Anelli (Ordine dei medici): "Forte preoccupazione per le riaperture"

Per i sanitari sarebbe stato preferibile ancora qualche settimana di restrizioni per abbassare in modo più incisivo la curva. L'invito è ad indossare mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani

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"Esprimiamo una forte preoccupazione" per le riaperture decise dal governo. Così Filippo Anelli, il presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo).

"Il Paese è in una situazione davvero difficile - rileva Anelli - i cittadini sono stanchi, l'impressione che abbiamo è che il Paese non regga più ed è quindi comprensibile che il governo provi a dare una risposta. I medici però sono preoccupati perché la variante inglese che è quella predominante in Italia ha un livello di diffusione molto alto anche rispetto al Covid classico e i livelli di occupazione delle rianimazioni - ricorda il presidente dei medici - sono ancora abbastanza alti. Se da una parte è comprensibile che il governo faccia qualcosa per dare delle risposte, bisogna anche esprimere il timore che questa situazione possa in qualche maniera sfuggirci di mano".  

La speranza è nelle vaccinazioni. Inoltre si spera che "stare all'aperto possa rappresentare un fattore a favore della riapertura". Discorso diverso per le attività al chiuso come i cinema:  "Dovremmo mettere a punto strumenti di purificazione e di ricambio dell'aria che riescono a trattenere le microparticelle biologiche, questo - ricorda il presidente Fnomceo - è possibile farlo, non c'è bisogno di una grande tecnologia ma oggi più che mai tutti abbiamo compreso che le concentrazioni in un ambiente chiuso di elevati livelli di virus possono essere lo strumento potente di trasmissione e contagio e forse bisognerebbe investire di più per ottenere luoghi purificati".

Quindi il consiglio dell’ordine dei Medici per evitare il contagio con le riaperture è “di stare il meno possibile nei luoghi chiusi, indossare sempre la mascherina anche all'aperto e mantenere la distanza di due metri, non di un metro e disinfettare le mani. Se si tiene una buona mascherina, si sta all'aperto e le mani vengono disinfettate frequentemente si riducono nettamente le possibilità di contagio".  

Per quanto riguarda l'estate, "sono ottimista - ha ribadito Anelli - anche sulla scorta dell'esperienza dello scorso anno”. Misure più rigide ancora per qualche settimana avrebbero permesso, secondo Anelli, di “arrivare a maggio come l'anno scorso con un livello di incidenza più basso e questo ci avrebbe favorito. Però speriamo che il rischio calcolato del presidente Draghi sia nato sotto una buona stella", conclude.