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MONDO

Dopo l'Angelus della domenica

Il Papa prega per le vittime del terrorismo e saluta 7mila migranti

Papa Francesco ha invitato la folla di piazza San Pietro a recitare un'Ave Maria per quanti hanno perso la vita negli attacchi in Indonesia e Burkina Faso. Poi si è rivolto ai 7.000 migranti presenti in piazza in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: "Ognuno di voi porta in sé una storia, una cultura, dei valori preziosi; e spesso purtroppo anche esperienze di miseria, di oppressione, di paura", ha detto il Pontefice

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"Sostenere l'impegno della comunità internazionale per costruire la pace", messa a rischio dalle azioni del terrorismo fondamentalista. E' l'esortazione di Papa Francesco, al termine dell'Angelus in piazza San Pietro. "Tutti insieme vogliamo rivolgere a Dio una preghiera per le vittime degli attentati avvenuti nei giorni scorsi in Indonesia e Burkina Faso". Papa Francesco ha invitato con queste parole la folla di piazza San Pietro a recitare un'Ave Maria per quanti hanno perso la vita negli attacchi in Indonesia e Burkina Faso.

Migranti portano valori preziosi 
Il Papa all'Angelus si è anche rivolto ai 7.000 migranti presenti in piazza in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che, nell'Anno Santo della Misericordia, è anche il Giubileo dei Migranti: "La vostra presenza in questa piazza è segno di speranza in Dio. Non lasciatevi rubare la speranza e la gioia di vivere, che scaturisconodall'esperienza della divina misericordia, anche grazie alle persone che vi accolgono e vi aiutano".  Ha detto ancora papa Francesco: "Cari migranti e rifugiati ognuno di voi porta in sé una storia, una cultura, dei valori preziosi; e spesso purtroppo anche esperienze di miseria, di oppressione, di paura". "Il passaggio della Porta Santa e la messa che tra poco vivrete - ha concluso -, vi riempiano il cuore di pace". 

Il Papa, dopo l'Angelus della domenica, ha ringraziato i detenuti del carcere di Opera, "per il dono delle ostie confezionate da loro stessi" che sono utilizzate nella messa presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.