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ECONOMIA

Sindacati: 250 in cassa integrazione

Taranto, ArcelorMittal annuncia: acciaieria 1 ferma fino ad aprile

Uno dei due impianti in manutenzione fino alla fine di marzo. Dei 457 addetti, 250 andranno in cassa integrazione

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L'impianto di Taranto
ArcelorMittal fermerà l'acciaieria 1 di Taranto a partire da giovedì. Lo ha annunciato l'azienda ai sindacati metalmeccanici nel corso d un incontro.

Dei 457 addetti dell'acciaieria, 250 andranno in cassa integrazione mentre gli altri, spiegano fonti sindacali, sarà impiegato in attività di presidio ma probabilmente potrebbero essere ricollocati anche altrove nel siderurgico.

La fermata, che durerà fino alla fine di marzo, sarebbe stata motivata con esigenze di manutenzione ma, secondo quanto comunicato da Arcelor Mittal ai sindacati, i nuovi assetti produttivi dell’area acciaieria sono determinati da una scarso approvvigionamento di materie prime e dall’attuale capacità produttiva legata alle commesse, spiegano Fim, Fiom e Uilm.

L’azienda ha ribadito la necessità di mantenere i presidi per la quasi totalità della manutenzione e del personale necessario di esercizio per garantire la salvaguardia degli impianti per la ripartenza.  "Con la fermata dell'acciaieria 1 da giovedì prossimo, nello stabilimento ArcelorMittal,ex Ilva, di Taranto, rimarrà in funzione sino a fine marzo la sola acciaieria 2, che produrrà dalle 45 alle 47 colate al giorno", spiega all'Agi Francesco Brigati della segreteria Fiom Cgil di Taranto.

"Attualmente - dice Brigati - il siderurgico viaggia più o meno sullo stesso numero di colate giornaliere solo che vengono ripartite tra le due acciaierie: la 1 e la 2. Mediamente - aggiunge -, l'acciaieria 1 ne effettua circa 25 al giorno. Adesso, invece, con lo stop dell'acciaieria 1, tutto sarà spostato sulla 2 che funzionerà con tre convertitori".

La crisi ferma la produzione
A causa della  crisi di mercato, ArcelorMittal lo scorso anno ha prodotto circa 4,5 milioni di tonnellate di acciaio e non i 6 milioni per cui ha l'autorizzazione a produrre. Sempre per la crisi, dallo scorso luglio poco più di 1200 lavoratori, su 8200 in forza allo stabilimento di Taranto, sono in cassa integrazione ordinaria, che a fine dicembre è stata rinnovata per altre 13 settimane in assenza di accordo sindacale.

Nei giorni scorsi, infine, ArcelorMittal aveva annunciato la ripartenza del reparto Produzione lamiere dal 10 febbraio per quattro settimane, riportando al lavoro 360 dipendenti in cassa integrazione, per eseguire un ordine di 30mila tonnellate. 

Il ministro Gualtieri e il fondo Ue
Sul fondo Ue destinato alla transizione verso un'economia verde "pensiamo che si può fare di meglio": lo ha detto il ministro dell'economia Roberto Gualtieri. "Discuteremo di questo aspetto che va a finire anche nella cornice del bilancio". E' "un fondo che è prevalentemente destinato ai Paesi che stanno indietro dal punto di vista della transizione ecologica dell'economia e l'Italia è tra quelli che stanno più avanti": Allo stesso tempo "è bene che però anche l'Italia possa accedere a queste risorse come per esempio il piano per il rilancio di un'Ilva più verde".