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Coronavirus

Conferenza stampa

Arcuri: il prezzo delle mascherine resterà di 50 centesimi più Iva, no a speculazioni

"Non è il commissario a dover fornire mascherine a farmacie e distributori", ha aggiunto il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus

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"Non è il commissario a dover rifornire le farmacie, né si è mai impegnato a farlo. Non è lui a dover rifornire associati Confcommercio, Conad, Federdistruzioni e Coop. Il commissario si è impegnato ad integrare, ove possibile, le forniture che queste categorie si riescono a procurare attrvaerso le loro reti di approvvigionamento". 

Lo ha detto  il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri  in conferenza stampa a Roma, presso il Dipartimento di Protezione civile, che ha poi aggiunto: "E' infondato sostenere che sia il prezzo delle mascherine a determinare o condizionare la mancata
fornitura delle mascherine. Se si trovano nei supermercati e non nelle farmacie significa che la rete della grande distribuzione funziona e quella legata alle farmacie, che ribadisco non c'entrano, no".

"Il prezzo delle mascherine chirurgiche è a 50 centesimi più Iva e resterà quello, se ne dovranno fare una ragione speculatori e categorie simili. La speculazione non c'è più e non tornerà". Arcuri ha poi precisato che "da inizio emergenza abbiamo distribuito 206,8 milioni di mascherine. Nell'ultima settimana abbiamo distribuito 36,2 milioni di mascherine alle regioni". 

Anche dai tabaccai
"Lavoro tutto il giorno e la notte affinché gli italiani trovino le mascherine. Ora le trovano al supermercato a 50 centesimi più Iva, quindi 61 centesimi, prima non le trovavano", ha precisato il commissario  "Oggi distribuiamo il 40% in più di mascherine di quelle che distribuivamo la settimana precedente".

"Nei prossimi giorni stipuleremo un accordo con i tabaccai, che hanno ben 50 milioni di punti vendita in Italia, per la vendita di mascherine anche lì." Arcuri ha anche ricordato che è di ieri l'ordinanza per sdoganare rapidamente la mascherine con svincolo diretto dall'estero grazie all'Agenzia delle Dogane. Inoltre, ha detto, "abbiamo assicurato alla farmacie un'accelerazione delle procedure dell'Iss sulla validazione di mascherine da loro importate e continuiamo a integrare i loro approvvigionamenti, ma integrare non significa distribuire".
 
Critiche solo dai cittadini
"Penso che siamo sulla strada giusta, pur con tutte le cautele e le protezioni necessarie. I cittadini sono cauti e prudenti, hanno cominciato a comprendere la possibilità di utilizzare le mascherine di comunità",  ha detto Arcuri, in conferenza stampa.

"Devo ringraziare anche gli italiani che hanno dato come sempre un bell'esempio nell'atteggiamento, cautela e prudenza per cominciare la fase 2. A loro voglio dire che è nell'esclusivo interesse dei cittadini che io e la Protezione civile lavoriamo, qualche volta faccio degli errori dei quali o per i quali mi aspetto critiche e se serve reprimende, solo dai cittadini ai quali voglio dire che da due mesi lavoriamo solo nel loro interesse al fine di tutelare la loro salute. Per quanto mi riguarda lo faccio mettendoci la faccia, ben venute e loro critiche ma solo le loro". 

"Riusciremo a gestire la fase 2 come abbiamo gestito la fase 1. Quando è cominciato tutto, noi eravamo il secondo Paese per numero dei contagi, adesso siamo i quinti. Qualche merito c'è", ha detto il commissario Domenico Arcuri, che ha aggiunto: "La curva si è normalizzata e,
come diceva De Gregori, gli italiani sanno cosa fare".

App Immuni, in tempo
"Il team del ministro Pisano insieme a quello del ministro Speranza e alla Sogei stanno lavorando alacremente, confido che i tempi che hanno dato possano essere rispettati. Io li sto supportando e sostenendo per quanto possa". Il commissario per l'emergenza Coornavirus, Domenico Arcuri, ha risposto così in conferenza stampa ad una domanda sull'app di 'contact tracing'.