Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/arresti-autostrade-frode-barriere-anti-rumore-castellucci-d2f4e199-bb50-4eb3-93a5-71a8329eedf8.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Barriere anti-rumore, arrestati manager ed ex vertici autostrade

Ai domiciliari è finito l'ex Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell'azienda. Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. Ministro Boccia: "se non si chiude, revochiamo".

Condividi

La Guardia di finanza ha eseguito sei misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l'Italia.  Le accuse ipotizzate sarebbero attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.
 
Ai domiciliari è finito l'ex Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, e Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell'azienda. Sono Stefano Marigliani, Paolo Strazzullo  e Massimo Miliani gli attuali manager di Autostrade per l'Italia nei  confronti dei quali sono state emesse le misure interdittive.
 
 
L'inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l'analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell'indagine sul crollo del ponte Morandi. In particolare ,sempre secondo quanto si apprende, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull'intera rete autostradale. Delle sei misure disposte dal Gip del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive.
 
I manager avrebbero manifestato la volontà di non procedere a lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi. I dirigenti, inoltre, avrebbero commesso una frode nei confronti dello Stato, per non aver adeguato la rete da un punto di vista acustico (così come previsto dalla Convenzione tra Autostrade e lo Stato) e di gestione in sicurezza della stessa, occultando l’inidoneità e pericolosità delle barriere, senza alcuna comunicazione - obbligatoria - all’organo di vigilanza (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Stante il grave quadro indiziario emerso dalle indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Genova, ha emesso l’odierna ordinanza applicativa di misure cautelari personali.

Secondo gli inquirenti  le barriere fonoassorbenti non vennero cambiate "per evitare le ingenti spese che avrebbe comportato". E' quanto si legge nell'ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Castellucci, Donferri e Berti e tre interdizioni di attuali dirigenti di Autostrade. Le strutture presentavano errori di progetto che mettevano in pericolo la sicurezza degli automobilisti.

Aspi, indagine è su 60 km barriere, già in sicurezza
"L'indagine della Procura di Genova, che ha portato stamane a misure cautelari nei confronti di 4 ex manager di Aspi e di due tecnici (uno del Tronco genovese e l'altro trasferito presso il Traforo del Monte Bianco), riguarda una specifica tipologia di barriere integrate anti-rumore, denominate "Integautos", presenti su circa 60 dei 3000 km direte di Autostrade per l'Italia". Lo precisa la società in una nota, sottolineando che "la totalità di queste barriere è già stata verificata e messa in sicurezza con opportuni interventi tecnici tra la fine del 2019 e gennaio 2020, nell'ambito del generale assessment delle infrastrutture messo in atto dalla società su tutta la rete autostradale". "La società era venuta a conoscenza delle attività di indagine lo scorso 10 dicembre 2019, a seguito di un provvedimento di sequestro di documentazione notificatole dalla Guardia di Finanza di Genova, come reso noto dalla società stessa nella successiva trimestrale", si legge nella nota. "Per tali infrastrutture è stato parallelamente definito a inizio 2020 un piano di sostituzione - si spiega nella nota - di intesa con il Dicastero concedente, articolato in tre fasi: una prima fase propedeutica agli interventi, attualmente in corso. Una seconda fase, che prevede la sostituzione delle barriere nei punti maggiormente esposti a impatto acustico, pianificata dalla seconda metà del 2021. Una successiva terza fase completerà invece la sostituzione sugli altri punti". "La spesa per la totalità degli interventi di sostituzione, pari a circa 170 milioni di euro, è già stata autorizzata dal Consiglio di amministrazione di Aspi dell'aprile 2020  e sarà a completo carico della società", puntualizza Autostrade, aggiungendo che "tutte le procedure di controllo e di sicurezza, nonché le soluzioni progettuali per la sostituzione delle barriere, sono stati definiti con gli organi tecnici preposti del Ministero delle infrastrutture e trasporti".

Ministro Boccia: se non si chiude revochiamo
"Il tempo per quanto ci riguarda è scaduto ed è chiaro anche a loro. Spero prendano atto che quella stagione si è conclusa. Penso sia alle battute finali, se non si chiude revochiamo" la concessione. Così il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, in merito alla vicenda di Autostrade, nel corso della puntata di "Porta a Porta".