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ITALIA

Milano

Corruzione, vasta operazione in Nord Italia: arresti anche tra politici e imprenditori

Tra le persone arrestate i consiglieri comunale e provinciale Altitonante e Tatarella, di Forza Italia. Le accuse: corruzione e turbativa d'asta. Il gip: finanziamenti illeciti a FI e a Fratelli d'Italia. Il monito del ministro della Giustizia, Bonafede: "La politica si prenda le sue responsabilità, non può aspettare i tempi della giustizia"

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Sono 43 gli arresti per corruzione e turbativa d'asta che sono stati emessi dalla procura di Milano e sono stati eseguiti nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti. Si tratta di una vasta operazione che vede coinvolti 250 militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza, con il supporto dei reparti territorialmente competenti. Delle misure 12 sono in carcere, 16 agli arresti domiciliari, 3 all'obbligo di dimora e 12 all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

Tra le persone arrestate i consiglieri comunale e provinciale Altitonante e Tatarella (Forza Italia)
Ci sono il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all'area Expo della Regione Lombardia e il consigliere comunale milanese e vice coordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, tra gli arrestati nell'operazione della Dda di Milano che ha tra i protagonisti, per uno dei filoni dell'inchiesta, l'imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D'Alfonso della Ecol-Service srl, anch'egli arrestato.

Fontana parte offesa per "istigazione alla corruzione"
C'è anche un episodio di "istigazione alla corruzione" nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che è parte offesa e non risulta indagato, nell'inchiesta della Dda di Milano che oggi ha portato all'esecuzione di 43 provvedimenti cautelari. Da quanto si è saputo, il Governatore non avrebbe denunciato l'episodio. Fontana nei giorni scorsi si sarebbe anche recato al Palagiustizia milanese probabilmente per chiarire l'episodio.

Il sistema criminale per aggiudicare gli appalti
Due i sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all'aggiudicazione di appalti pubblici. Il reato associativo di cui all'art. 416 del codice penale, ovvero associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al compimento di delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni  inesistenti, auto riciclaggio e abusi d'ufficio.  Il reato è stato contestato a 9 delle 95 persone complessivamente indagate. 

Tatarella "a libro paga" di un imprenditore
Il consigliere comunale milanese e vice coordinatore lombardo di FI Pietro Tatarella, candidato alle Europee, sarebbe stato a 'libro paga' dell'imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D'Alfonso, della Ecol-Service srl, da cui avrebbe ottenuto 5mila euro al mese e in cambio l'avrebbe favorito negli appalti dell'Amsa, in particolare, e l'avrebbe introdotto in altri appalti a Varese e a Novara, dove sarebbe stato attivo il parlamentare di FI Diego Sozzani. Emerge dall'inchiesta della Dda milanese. Per Sozzani, ex consigliere regionale in Piemonte e dal 2018 deputato di Forza Italia, l'elezione in Parlamento serviva per procacciarsi "ulteriori clienti per lo studio" tecnico-professionale. Lo scrive il gip Raffaella Mascarino, citando brani di una conversazione dello stesso Sozzani intercettata dagli inquirenti. Sozzani è ingegnere.

Gip: "Finanziamento illecito anche a Fdi oltre che a FI"
L'imprenditore Daniele D'Alfonso, uno degli arrestati nella "tentacolare" indagine della Dda milanese, "in occasione della campagna 2018 per le consultazioni politiche e regionali" avrebbe corrisposto "sistematici finanziamenti illeciti a soggetti politici", tra cui Fabio Altitonante, consigliere lombardo di FI arrestato, Diego Sozzani, parlamentare di FI (chiesto l'arresto) e Angelo Palumbo, anche lui di FI, "nonché al partito 'Fratelli d'Italia'". Lo si legge nell'ordinanza cautelare. 

Bonafede: "La corruzione è piaga grave, il governo si batterà"
"Come ministro della Giustizia non sono mai entrato nel merito delle varie inchieste per il rispetto dell'autonomia della magistratura. Mi preme però rilevare che, non solo le inchieste di oggi, dimostrano che la corruzione rappresenta ancora una piaga fondamentale e gravissima dell'Italia contro cui il governo continuerà a battersi come mai si è battuto nessun governo in passato", afferma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in conferenza stampa alla Camera con il vicepremier Luigi Di Maio.

"La politica non può aspettare i tempi della giustizia"
"Non commenterò nessuna inchiesta, ma so che quelle venute alle luce in questi giorni susciteranno un dibattito politico. Chiedo alle forze politiche di lasciare in pace i magistrati, di rispettare la loro autonomia e indipendenza e fargli fare il loro lavoro" ha aggiunto il ministro."La politica - ha sottolineato il guardasigilli, dopo aver rivendicato i contenuti della legge anticorruzione varata dal Governo - si prenda le sue responsabilità. Lo dico a tutte le forze politiche. Le decisioni della politica non hanno nulla a che fare con i tempi della giustizia. Per quanto potranno accelerare con le riforme i tempi dei processi è evidente che i tempi di reazione della politica devono essere altri perché rispondono a esigenze di carattere etico e morale".