ITALIA
Il caso
Uomo ucciso a Voghera. I legali dell'assessore: chiederemo revoca dei domiciliari per Adriatici
Secondo il gip, l'assessore deve rimanere ai domiciliari in quanto è necessaria una "misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestirla senza gravissimi rischi per la collettività"

I legali di Massimo Adriatici, ai domiciliari in un luogo segreto per l'uccisione di Younes El Bossettaoui, morto per un colpo di pistola martedì scorso a Voghera, faranno ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la revoca dei domiciliari a carico dell'Assessore leghista alla Sicurezza che si è autosospeso.
Secondo l'avvocato Gabriele Pipicelli, "non sussiste in alcun modo il pericolo di reiterazione del reato" in base al quale il gip ha confermato i domiciliari disposti dal pm.
Ma secondo il gip di Pavia, l'assessore alla Sicurezza di Voghera che martedì sera durante una colluttazione ha ucciso con un colpo di pistola il marocchino Youns El Bossettaoui deve rimanere ai domiciliari in quanto è necessaria una "misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestirla senza gravissimi rischi per la collettività".
"La grave sproporzione tra azione e aggressione subita - considera il giudice - va valutata considerando le qualità professionali di Adriatici" dalle quali "deriva un'aspettativa comportamentale proporzionalmente inversa rispetto alla condotta tenuta". Questo comporta "una giudizio negativo di personalità e di rimproverabilità specifica nel governo di situazioni di pericolo, neppure eccezionale, che non può non condurre a un'attenuazione radicale della fiducia che la collettività deve poter riporre nel comportamento di ciascun consociato quindi anche del prevenuto, nell'ottica della dovuta salvaguardia di beni giuridici superiori".
"A ciò si aggiunge - annota il giudice - l'abitudine, riferita dallo stesso Adriatici , di passeggiare con in tasca o nella fondina una pistola con il colpo in canna e priva di sicura che evidenzia certamente una consuetudine comportamentale che è alla base della condotta oggi oggetto di valutazione (essendo evidente che, se l'avesse rimossa all'atto dello sparo, il titolo muterebbe indubbiamente da colposo a doloso)".
Secondo l'avvocato Gabriele Pipicelli, "non sussiste in alcun modo il pericolo di reiterazione del reato" in base al quale il gip ha confermato i domiciliari disposti dal pm.
Ma secondo il gip di Pavia, l'assessore alla Sicurezza di Voghera che martedì sera durante una colluttazione ha ucciso con un colpo di pistola il marocchino Youns El Bossettaoui deve rimanere ai domiciliari in quanto è necessaria una "misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestirla senza gravissimi rischi per la collettività".
"La grave sproporzione tra azione e aggressione subita - considera il giudice - va valutata considerando le qualità professionali di Adriatici" dalle quali "deriva un'aspettativa comportamentale proporzionalmente inversa rispetto alla condotta tenuta". Questo comporta "una giudizio negativo di personalità e di rimproverabilità specifica nel governo di situazioni di pericolo, neppure eccezionale, che non può non condurre a un'attenuazione radicale della fiducia che la collettività deve poter riporre nel comportamento di ciascun consociato quindi anche del prevenuto, nell'ottica della dovuta salvaguardia di beni giuridici superiori".
"A ciò si aggiunge - annota il giudice - l'abitudine, riferita dallo stesso Adriatici , di passeggiare con in tasca o nella fondina una pistola con il colpo in canna e priva di sicura che evidenzia certamente una consuetudine comportamentale che è alla base della condotta oggi oggetto di valutazione (essendo evidente che, se l'avesse rimossa all'atto dello sparo, il titolo muterebbe indubbiamente da colposo a doloso)".