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Coronavirus

Vaccini

AstraZeneca, Locatelli: "Raccomandato uso preferenziale over 60"

Riunione straordinaria ministri Salute Ue: verso raccomandazione uso preferenziale over 60 in tutta Europa

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Dopo le valutazioni Ema in relazione al vaccino anti Covid-19 Vaxzevria di AstraZeneca, sono il presidente del CSS, Franco Locatelli, il Dg di AIFA, Nicola Magrini e il Dg della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza a fare il punto della situazione per l'Italia. 

Locatelli
"Con il ministro abbiamo deciso di stabilire la raccomandazione per l'uso preferenziale di Astrazeneca   nei soggetti oltre i 60 anni di età". "Smaltiamo un concetto a chiarissima lettere: questa non è l'eutanasia né il funerale del vaccino Astrazeneca. È assai utile per proteggere la popolazione più esposta a sviluppare patologie gravi". "La maggior parte degli eventi trombotici" registrati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "si sono osservati in soggetti di sesso femminile, ma soprattutto sotto i 60 anni di età. Anche se va detto in maniera chiara che l'Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio identificati". "L'Ema ha valutato nuovi dati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici. Il nesso di causalità, seppur non dimostrato definitivamente, è dichiarato come plausibile". "La maggior parte degli eventi trombotici è avvenuta nei 14 giorni dopo la somministrazione dei vaccini, solo dopo la prima dose". "La seconda somministrazione del vaccino AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose è stata elemento di valutazione molto attento. Al momento non ci sono elementi per non considerare la vaccinazione in chi ha ricevuto la prima dose pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto la seconda dose". 

Magrini
"La scelta italiana in analogia con alcuni Paesi vicini è stata di massima cautela". "Molti farmaci in commercio hanno effetti collaterali anche più frequenti e gravi" del vaccino di AstraZeneca. "Parlare di eventi rari è molto difficile, si genera paura che non deve essere tale. In Inghilterra hanno vaccinato più di 18 milioni di persone". "Aifa ha attivato un gruppo specifico di esperti di coagulazione italiani che contribuiscono a definire le diverse tipologie di casi. Parlare di eventi molto rari e' difficile: genera una paura che non deve essere tale. Lo dimostrano gli inglesi che hanno ristretto l'uso sotto i 30 anni. L'Italia vive una fase diversa del contagio e chiede una capacità di vaccinare la popolazione più a rischio per cui si punta sui più anziani. La capacità vaccinale è in aumento". "Ci saranno altri studi ma garantiamo per Astrazeneca massima trasparenza e condivisione". 

Rezza
"Un vaccino AstraZeneca è di efficacia elevata nei confronti di forme grave, tra l'80 e il 100%. Fra stasera e domattina uscirà una circolare ministero della Salute che riprenderà il parere di Aifa sentito anche il professor Locatelli che darà indicazioni alle Regioni su cosa fare e sulle modalità di uso del vaccino". "Questo di AstraZeneca è un buon vaccino, i dati inglesi lo confermano. Anche con una sola dose gli inglesi hanno abbattuto la mortalita'". "Noi oggi abbiamo avuto oltre 600 morti, una cifra enorme. E abbiamo ancora una situazione che ci deve far riflettere". "Sottolineo che AstraZeneca può essere dato a chiunque, la nostra è un'indicazione preferenziale". 



L'Unione Europea
L'uso del vaccino AstraZeneca potrebbe essere raccomandato sopra i 60 anni. E' l'obiettivo della riunione straordinaria dei ministri della Salute dell'Ue che però, al momento, non è riuscita ancora a far cogliere l'indicazione da tutti i paesi Ue in una posizione unitaria.

Locatelli alle Regioni: "Raccomandato uso preferenziale over 60"
"Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l'idea anche per Italia è di raccomandare l'uso preferenziale oltre i 60 anni". Così Franco Locatelli  all'incontro Governo-Regioni. "Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose", ha aggiunto. Il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, ha cercato di rassicurare i presidenti di Regione, preoccupati che la popolazione non si fidi più di AstraZeneca, secondo quanto si apprende, sostenendo che non deve preoccupare il fatto che prima il vaccino fosse raccomandato per gli under 60 e ora per gli over 60. 

Figliuolo: "Da domani AstraZeneca anche a 60-79 anni"
"Non ci sono casi di trombosi dopo la seconda dose" di Astrazeneca, avrebbe detto il commissario Francesco Figliuolo all'incontro con le Regioni, secondo quanto si apprende da fonti che assistono alla riunione. Sul piano vaccinale il generale ha affermato che "apriamo da domani la categoria 60-79 anni ad Astrazeneca. Una platea di circa 13 milioni di persone, due milioni dei quali hanno già avuto la prima dose". "Bene che le Regioni abbiano aumentato la quota di over 80. Dobbiamo coprire prima possibile questa fascia di età", avrebbe aggiunto. 

Speranza: "Su AstraZeneca indicazioni precise, probabilmente nella notte"
"A breve faremo una circolare molto chiara sulla somministrazione del vaccino Astrazeneca per gli over 60". E' quanto riferito dal ministro della Salute, Roberto Seranza, durante l'incontro in collegamento con le Regioni, Anci e Upi. Speranza ha dato rassicurazioni sul fatto che "il piano vaccinale non subirà cambiamenti" e l'anagrafe resterà "una priorità assoluta". Infine, il ministro ha confermato che per i richiami "si potrà procedere con Astrazeneca anche sotto i 60 anni".

La situazione in Europa
Si sta procedendo verso una soluzione unitaria partendo da una situazione quanto mai asimmetrica in Europa: in Francia si utilizza AstraZeneca solo sopra i 55 anni, così come in Belgio e in Finlandia sopra i 55, in Germania sopra i 60 (sotto questa età per chi ha già avuto una prima dose, si raccomanda l'uso di un altro prodotto), in Spagna nella fascia di età 55-65 (sopra i 65 solo per lavoratori dei servizi essenziali), in Olanda e Danimarca il vaccino è sospeso, in Svezia restrizioni sotto i 65 anni, in Lituania solo over 65, In Italia chi rifiuta può mettersi in attesa per ottenere un prodotto alternativo.

Kyriakides: "Voce univoca"
I Ventisette devono coordinarsi e "parlare con una sola voce, quella dell'Ue" sul vaccino AstraZeneca contro il coronavirus, di cui diversi paesi hanno già limitato l'uso. Bisogna farlo per non alimentare la sfiducia. Lo dice il commissario europeo per la salute Stella Kyriakides. "È essenziale che seguiamo un approccio coordinato. Dobbiamo parlare con una sola voce in tutta l'Ue per aumentare la fiducia del pubblico" sul tema della vaccinazione, ha twittato.

Riunione dei ministri della Salute Ue
L'incontro dei ministri della Salute dell'Unione europea fa seguito alla conferenza Ema di Bruxelles sul vaccino di AstraZeneca, per fare il punto della situazione e decidere se mettere limitazioni all'uso del siero anglo-svedese. I ministri della Sanità dei 27 Stati membri dell'Ue discutono sulle raccomandazioni dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) riguardo al raro rischio di coaguli di sangue dal vaccino AstraZeneca. Si prevede che i risultati dell'Ema - che i coaguli di sangue con basse piastrine dovrebbero figurare come effetti collaterali molto rari del vaccino AstraZeneca - avranno un impatto immediato sulla vaccinazione e richiederanno una risposta coordinata. "Ci aspettiamo che questo annuncio avrà un impatto diretto e immediato non solo sui nostri piani di vaccinazione nazionali, ma anche sulla fiducia dei nostri cittadini nei vaccini contro il Covid-19", afferma una lettera visionata da Reuters.

Ue: Stati trovino posizione coordinata
Alla riunione dei ministri della Salute Ue, la Commissione europea e la Presidenza portoghese del Consiglio hanno rivolto un appello a tutti gli Stati membri affinché si adoperino per la posizione più coordinata possibile a 27 sulle somministrazioni del vaccino AstraZeneca. "La sicurezza dei nostri vaccini è sempre stata fondamentale. La valutazione dell'Ema mostra che il nostro sistema di farmacovigilanza funziona: i sospetti effetti collaterali vengono segnalati rapidamente, gli esperti si riuniscono rapidamente per valutare tutte le prove disponibili. Le nostre decisioni - ha affermato la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides -  ora devono essere basate sul lavoro scientifico dell'Ema e su una valutazione rigorosa e continua dei rischi e dei benefici. Oggi ho invitato i ministri della salute a seguire un approccio coordinato in tutta Europa. La ministra portoghese della Salute, Marta Temido, ha sottolineato: "Questa è una decisione tecnica. Non è una decisione politica. Dobbiamo continuare a seguire le migliori informazioni scientifiche fornite dall'Ema nei suoi pareri. Non dobbiamo dimenticare che le decisioni individuali riguardano tutti ".

Usa, Fauci: "Noi non lo utilizziamo"
Gli Stati Uniti non hanno bisogno del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19, ma ciò "non rappresenta un'accusa" nei confronti di questo prodotto. Lo ha detto Anthony Fauci alla Cnn: "Abbiamo già tre vaccini eccellenti nel paese e anche se la Food and Drug Administration dovesse giudicare quello AstraZeneca un buon vaccino e dare l'autorizzazione di emergenza, abbiamo già dosi sufficienti di buone immunizzazioni in America".

Draghi: "Global Health Summit per rafforzare sistemi sanitari Ue"
''Il Global Health Summit è un evento speciale del G20 co-organizzato con la Commissione Ue. Discuteremo di come rafforzare i nostri sistemi sanitari e la loro sicurezza, di come migliorare la nostra capacità di fronteggiare le crisi future con spirito solidale". E' quanto dichiara il presidente del Consiglio Mario Draghi, in un tweet diffuso dal profilo ufficiale di Palazzo Chigi. "Il mondo deve prepararsi a proteggere l'umanità dalle pandemie future. Tutti i Paesi devono lavorare insieme per migliorare la sicurezza sanitaria globale. Per sostenere questi sforzi, la Commissione Ue co-organizzerà il Global Health Summit" in programma a Roma il prossimo 21 maggio. Lo afferma la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, secondo quanto riportato sul profilo Twitter ufficiale di Palazzo Chigi.