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MONDO

Iraq, attacco all'ambasciata. Trump minaccia: Iran pagherà a caro prezzo

Il segretario alla Difesa, Mark Esper, ha annunciato che circa altri 750 soldati americani verranno schierati "immediatamente" in Medio Oriente "in risposta ai recenti eventi in Iraq"

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Tensione sempre più alta in Iraq dopo che migliaia di manifestanti filo-iraniane hanno preso d'assalto l'ambasciata americana a Baghdad. Il presidente Usa, Donald Trump, ha minacciato di far pagare all'Iran un "caro prezzo" dopo l'attacco alla rappresentanza diplomatica che nella memoria degli Stati Uniti evoca la crisi di 40 anni fa in cui 52 dipendenti dell'ambasciata a Teheran furono tenuti in ostaggio per un mese e mezzo durante la rivoluzione khomeinista. "L'Iran sarà ritenuto pienamente responsabile delle vite perse o dei danni alle nostre strutture. Pagheranno un caro prezzo!", ha avvertito il capo della Casa Bianca in un tweet. "Questo non è un avvertimento, è una minaccia", ha aggiunto.    Tuttavia, ha affermato di non aspettarsi una guerra tra gli Stati Uniti e l'Iran. "Non vedo che ciò accadra'", ha detto Trump a un giornalista che gli aveva posto questa domanda.    

Nel frattempo, il segretario alla Difesa, Mark Esper, ha annunciato che circa altri 750 soldati americani verranno schierati "immediatamente" in Medio Oriente "in risposta ai recenti eventi in Iraq". E il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato che l'attacco all'ambasciata americana e' opera di "terroristi". "E' stato orchestrato dai terroristi - Abu Mahdi al-Muhandis e Qais al-Khazali - e sostenuto dagli alleati iraniani, Hadi al-Amari e Faleh al-Fayyad", ha twittato Pompeo. "Sono stati tutti fotografati davanti alla nostra ambasciata", ha scritto, allegando tre immagini.     Da parte sua, Teheran ha denunciato "la sorprendente audacia" di Washington. L'Iraq, alleato delle due capitali nemiche, e' stato ancora una volta la scena della loro situazione di stallo, che ora rischia di portare a un'escalation fino allo scontro aperto.    Venerdi' sera, un attacco missilistico contro la base Usa K1 di Kirkuk ha ucciso un contractor americano in Iraq. Domenica sera, gli aerei americani hanno reagito bombardando le basi delle Brigate Hezbollah, una fazione filo-iraniana in Iraq accusa di essere responsabile dell'attacco, uccidendo almeno 25 combattenti e suscitando indignazione generale al massimo livello dello stato iracheno. Martedi', il corteo funebre dei 25 morti ha portato all'assalto dell'ambasciata americana a Baghdad.