Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/attentatore-di-Berlino-Anis-Amri-ucciso-nel-Milanese-dalla-polizia-ff6853f6-3b4e-4c89-bb2d-b1d73afda81c.html | rainews/live/ | true
MONDO

Sparatoria a Sesto San Giovanni

L'attentatore di Berlino ucciso nel Milanese dalla polizia. Il Questore: "Poteva colpire ancora"

L'uomo alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe estratto una pistola dallo zaino e avrebbe fatto fuoco sugli uomini in divisa. Un agente ferito. Questore: Amri pericolosissimo, poteva colpire ancora 

Condividi

Ucciso in un conflitto a fuoco con la Polizia di Stato in una strada deserta di Sesto San Giovanni. E' finita alle 3 di notte la caccia condotta in tutta Europa ad Anis Amri, il giovane tunisino ritenuto l'autore della strage con il Tir lanciato contro la folla tra gli stand del mercatino di Natale in una piazza di Berlino.

Il giovane, a piedi e zainetto in spalla, è stato fermato da una volante impegnata in un servizio di controllo del territorio. Alla richiesta di esibire i documenti ha estratto una pistola con cui ha fatto fuoco contro i poliziotti, ferendone uno alla spalla, non gravemente. Gli agenti hanno risposto e Amri è stato colpito mortalmente.

Nello zainetto è stato trovato un biglietto di treno che indicava il viaggio da Chambery a Torino e dal capoluogo piemontese a Milano Centrale. L'uomo era dunque riuscito a lasciare la Germania, arrivare in Francia e da lì poi in Italia, dove sperava forse di allontanarsi verso i Balcani contando sulla connivenza e complicità di qualcuno conosciuto all'epoca degli anni trascorsi nel nostro Paese: questo sarà ora oggetto delle approfondite indagini degli investigatori milanesi e non solo. 

A Roma il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato una conferenza stampa, affiancato dal capo della Polizia Franco Gabrielli. Il titolare del Viminale ha avuto parole di grande elogio e di gratitudine personale e a nome dell'intero Paese per i due agenti, Luca Scatà e Christian Movio. Quest'ultimo è stato ferito: all’ospedale di Monza è stato rimosso il proiettile che si trovava nella spalla destra.

Minniti ha sottolineando che l'equipaggio della volante "facendo semplicemente il proprio dovere ha fatto un servizio straordinario alla comunità. Penso di poter interpretare il sentimento del nostro Paese nel dire a questi nostri due poliziotti che l'Italia è loro grata". Minniti ha anche ricordato che "noi ce la mettiamo tutta" per garantire la sicurezza e se è stato possibile identificare e neutralizzare una persona che è stata in fuga in Europa non appena entrata in Italia "vuol dire che c'è un sistema che è capace di funzionare". A Minniti e alla Polizia italiana sono arrivate le congratulazioni del ministro dell'Interno tedesco e della stessa la Cancelliera Angela Merkel.

Le minacce "non vanno sottovalutate" e l'allerta per probabili attacchi terroristici in Italia "resta massima" ma "quello che è avvenuto stanotte ci dimostra che lo Stato c'è e l'Italia c'è". Il premier Paolo Gentiloni parla alla stampa a Palazzo Chigi e ha ringraziato le forze dell'ordine.

Il Questore: Amri pericolosissimo, poteva colpire ancora
"Questa scheggia impazzita, una persona pericolosissima, se libero di portare avanti la latitanza non è escluso che avrebbe potuto portare a termine altri attentati", ha evidenziato il questore di Milano, Antonio De Iesu, in una conferenza stampa valsa ad offrire la prima ricostruzione del viaggio che ha portato il killer di Berlino a trovare la morte in Italia.
 Anis Amri "sicuramente è passato dalla Francia" e "all'una di notte è transitato per la stazione centrale" del capoluogo lombardo, come documentano alcune immagini: che cosa invece abbia fatto una volta fuori da lì, è "materia di indagini".

Con se' "aveva pochissimi effetti personali"; "non aveva telefono, documenti, nessuno scritto", solo "un piccolo coltellino" oltre alla pistola con cui ha fatto fuoco contro gli agenti: una calibro 22 di fabbricazione tedesca, "carica e pronta all'uso". Nessun elemento per dire che sia la stessa usata a Berlino, sebbene i tempi ravvicinati tra l'attentato e la sparatoria farebbero presupporre che il killer non abbia avuto il tempo di procurarsene un'altra.

Spiegel: nel tir trovato anche smartphone di Amri
Dopo il portafoglio, nel tir della strage è stato ritrovato anche lo smartphone di Amri, scrive Spiegel citando fonti della sicurezza. "L'analisi dello smartphone è in corso", aggiunge il settimanale, che sottolinea come il ritrovamento dello smartphone e del portafoglio con il documento che ha indirizzato gli inquirenti sulla giusta pista sia avvenuto in ritardo, il giorno dopo l'attentato. Abbiamo lavorato secondo il principio "accuratezza prima della velocità", ha detto il capo della Polizia di Berlino, "ci sono standard ai quali ci atteniamo".

Merkel: grazie di cuore all'Italia e alla polizia italiana
"Ringraziamo di cuore le autorità e la polizia italiana per questo grande successo": questo il ringraziamento del cancelliere tedesco, Angela Merkel, algoverno di Roma per il successo dell'operazione che ha portato alla uccisione di Anis Amri, il terrorista di Berlino. Il cancelliere ha augurato all'agente di polizia italiano rimasto ferito di "guarire quanto prima" e ha lodato "la collaborazione delle nostre forze di sicurezza a livello europeo". La Cancelliera ha ringraziato le autorità italiane e ha anche ricordato la vittima italiana Fabrizia Di Lorenzo: "Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, anche a quelle della donna italiana e dell'autista polacco, uccise nell'attentato. Per molti di loro sarà un Natale di grande dolore".

Diffuso video-testamento in cui Anis Amri giura fedeltà all'Isis
L'agenzia di stampa Amaq, legata all'autoproclamato Stato islamico, ha diffuso un video in cui il tunisino Anis Amri, giura fedeltà all'Isis e dichiara il suo desiderio di vendicare i musulmani uccisi in attacchi aerei. A riferirlo è stata la direttrice del gruppo Site che monitora le attività dei jihadisti online, Rita Katz. Il filmato è stato pubblicato pochi minuti dopo che l'agenzia Amaq ha riconosciuto che l'attentatore di Berlino è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Milano.

Marocco avvertì due volte Germania progetto di Amri
I servizi segreti marocchini avvertirono in due distinte occasioni oltre tre mesi fa  i colleghi tedeschi fa del pericolo rappresentato dal tunisino Anis Amri. Secondo il sito web marocchino "ledesk.ma", gli agenti del DGST, il controspionaggio di Rabat informarono lo spionaggio tedesco, il Bnd, "della deriva jihadista" di Amri. Secondo il sito marocchino Rabat segnalò la prima volta il 19 settembre e poi l'11 ottobre che Amri si apprestava a passare all'azione con un attentato.

Oscurate le pagine Facebook dei poliziotti
I profili Facebook di Luca Scatà e Cristian Movio sono stati oscurati. E' il questore di Milano Antonio De Iesu a renderlo noto: "Abbiamo il dovere di tutelare l'immagine dei nostri agenti abbiamo detto ai ragazzi di evitare, di non farsi prendere dall'emotività nel loro interesse, è opportuno che non lo facciano, stiamo parlando di una dimensione che non è la criminalità, ma il terrorismo internazionale e c'è un problema di prevenzione".

Polizia: "Rischi per azioni ritorsive"
Occorre la "massima attenzione" poiché "non si possono escludere azioni ritorsive" nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell'ordine in divisa. Questa l'indicazione di una nuova circolare, che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Anis Amri. L'invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori.

A Roma centro nelle feste vietati tir-camion
Per il rischio terrorismo nelle festività natalizie, a Roma giro di vite sulla circolazione di autoarticolati e autocarri nel centro storico: nelle giornate del 24, 25, 26 e 31 dicembre e per l`1 e il 6 gennaio 2017, il Comune ha stabilito il divieto assoluto di ingresso nella Ztl-Zona a Traffico Limitato del centro storico di "autoarticolati, autocarri e veicoli di massa superiore e inferiore a 3,5 tonnellate adibiti al trasporto di merci". Il provvedimento è stato preso sulla base di una nota della Questura di Roma, che fa seguito alle decisioni assunte dall`ultimo Comitato provinciale per l`ordine e la sicurezza pubblica.