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CULTURA

La storia

Duemila anni dopo, Augusto rivive nelle città da lui fondate: celebrazioni e mostre da Roma ad Aosta

Il 19 agosto dell'anno 14 d.C. moriva il fondatore dell'impero romano. La capitale e il resto del mondo lo festeggiano

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di Carlotta MacerolloRoma
Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto moriva 2mila anni fa, il 19 agosto del 14 d.C, a Nola. Due millenni dopo, il primo imperatore di Roma viene ricordato in tutta Italia con tante manifestazioni dalla Capitale 'caput mundi' ad Augusta Praetoria, alias Aosta, città incastonata tra le montagne da lui fondata.

L'Ara Pacis a colori
E' proprio uno dei monumenti simbolo del suo Impero, l'Ara Pacis Augustae, eretto a Roma per celebrare il ritorno dell'imperatore dalle campagne in Spagna e in Gallia e la Pax Romana, che martedì 19 agosto sarà il fulcro delle celebrazioni organizzate dall'assessorato alla Cultura e dalla Sovrintendenza capitolina. Il Museo dell'Ara Pacis aprirà straordinariamente dalle 21 alle 24 con la mostra "L'arte del comando. L'eredità di Augusto" e con la proiezione "I Colori dell'Ara", che restituirà al monumento la sua policromia originaria.

Visite guidate al mausoleo di Augusto
Proseguono le visite guidate nei "luoghi di Augusto" organizzate dalla Sovrintendenza capitolina per il bimillenario: nella mattinata di martedì è previsto un ciclo di visite al Mausoleo di Augusto; a ciascuna potranno partecipare non più di trenta persone previa prenotazione allo 060608. 

Foro di Augusto. 2mila anni dopo
"Foro di Augusto. 2mila anni dopo" è un progetto, ideato e curato da Piero Angela e Paco Lanciano che dà la possibilità agli spettatori, grazie ad appositi sistemi audio con cuffie, di ascoltare la musica, gli effetti speciali e il racconto di Piero Angela in sei lingue: italiano, inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese. La ricostruzione storica viene proposta tutte le sere fino al 27 settembre 2014 in tre repliche alle 21, alle 22 e alle 23 da via Alessandrina, proprio affacciati sul Foro di Augusto.

Non solo Roma: le città di Augusto
Non c'è solo Roma, che pure fu il suo capolavoro: sono tante le città fondate da Augusto o in suo onore in Italia e in Europa. Alcune sono siti archeologici, è il caso di Augusta Ciliciae in Turchia, altre sono ancora abitate, come Augusta Preatoria, cioè Aosta, e Augusta Taurinorum, Torino. Poi c'è Augusta Emerita, Merida in Spagna, Augusta Rauricorum, Augst in Svizzera. E ancora Saragozza (in latino Caesaraugusta), città della Spagna nord-orientale, nell'Aragona, capoluogo dell'omonima provincia.

In Italia
Durante il suo principato, Augusto diede impulso a grandiose opere pubbliche in tutti gli angoli dell'impero, concedendo anche ai patrizi di edificare nuovi teatri, templi e palazzi. Ma sempre nel suo stile misurato ed elegante, che trasmettesse un'immagine solida e idealizzata dell'impero. Ecco alcuni esempi.

Aosta. Quasi una porta nell'impero per chi arriva dal nord, sono ancora ben visibili le tracce dell'antica Augusta Praetoria Salassorum, voluta proprio dall'imperatore a guardia dei nodi viari delle valli alpine. Ad accogliervi è l'Arco di Augusto, edificato nel 25 a.C. per celebrare la vittoria dei Romani sui Salassi. Ma basta un giro per la città per scoprire anche la Porta Praetoria, la cinta muraria, il teatro e il quartiere degli spettacoli fino al criportico forense.

Torino. Ai piedi delle Alpi, Julia Augusta Taurinorum si sviluppò con il caratteristico impianto urbanistico romano (con le vie perpendicolari del cardo e del decumano), con la forma di un quadrangolo con un angolo smussato. Sono ancora visibili e ben conservate le Porte palatine, l'anfiteatro romano e il Foro.

Milano. Eretto alla fine del I secolo d.C nel quartiere Mediolanum, il Teatro Romano poteva ospitare fino a 7-9 mila spettatori. Ricoperto nei secoli da altri edifici, oggi se ne possono ammirare i resti con visite sotto il palazzo della Camera di Commercio.

Brescia. Proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, il Foro Romano dell'antica Brixia, completamente riorganizzato in età augustea, conserva i maggiori edifici pubblici di età romana del nord Italia. Da non perdere, il Teatro e la Basilica, ma anche la Domus dai pavimenti musivi sotto Palazzo Martinengo, la Fonte di Mompiano che forniva acqua a tutte le fontane di Brixia, l'epigrafe di Brusco nel Lapidario di Monte di Pietà con un diciannovenne Ottaviano, futuro Augusto, fino alla Vittoria alata che l'imperatore donò alla città, oggi al Museo di S. Giulia.

Verona. Ancora in gran parte inedita è la città augustea che recenti scavi stanno riportando alla luce, tra il criptoportico del Campidoglio romano, in Corte Sgarzerie, e le stesse fondamenta dell'Arena.

Ravenna. Il Museo Nazionale ospita molti ritrovamenti di età augustea della città e dell'antico porto, ma soprattutto il famoso Bassorilievo di Augusto, frammento celebrativo di tutta la famiglia imperiale, proveniente da un altare monumentale del I secolo d.C. simile all'Ara Pacis.

Chieti e L'Aquila. A pochi chilometri da L'Aquila, l'antica Amiternum conserva ancora i resti del teatro e dell'acquedotto di età augustea. Chieti invece, ospita la mostra ''Secoli augustei. Messaggi da Amiternum e dall'Abruzzo antico'', con due teste scolpite del princeps, in arrivo da Piscina e dalla stessa Amiternum.

Siracusa. Tra le più vaste del Mediterraneo, anche l'area archeologica di Neapolis conserva i resti di quello che fu un trionfale Arco di Augusto, proprio accanto all'Anfiteatro, tra i più rappresentativi della prima età imperiale romana.