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Coronavirus

Italia nega vaccino ad Australia, premier: "Capisco gravità situazione"

Morrison: "In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l'alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa".  Di Maio:"Bloccheremo export finché ci saranno ritardi".  Londra: "No alle limitazioni all'export"

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"In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l'alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa. Sono in una situazione di crisi senza freni. Questa non è la situazione in Australia": lo ha detto il primo ministro australiano Scott Morrison, in merito alla decisione dell'Italia di bloccare l'esportazione di 250.000 dosi di vaccino Covid-19."Questa particolare spedizione non era quella su cui avevamo fatto affidamento per il lancio della campagna vaccinale, e quindi continueremo senza sosta", ha ribadito Morrison come già sottolineato dal suo ministero della Salute.


 L'Australia ha chiesto alla Commissione Europea di riesaminare la decisione dell'Italia di bloccare una spedizione del vaccino Covid-19 di AstraZeneca, pur sottolineando che le dosi mancanti non influenzerebbero il programma di inoculazione australiano. "L'Australia ha sollevatola questione con la Commissione europea attraverso più canali, e in particolare abbiamo chiesto alla Commissione europea di rivedere questa decisione", ha detto ai giornalisti a Melbourne il ministro della Salute australiano Greg Hunt, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters sul proprio sito web. 

Di Maio:"Bloccheremo export finché ci saranno ritardi"
"Le casa farmaceutiche sono in ritardo con le forniture assicurate all'Ue. I ritardi sono inaccettabili", ha detto il ministro degli Esteri Luigi DiMaio in conferenza stampa alla Farnesina con il collega francese Jean-Yves Le Drian. Il blocco dei vaccini, ha detto "non è un atto ostile verso l'Australia", ha aggiunto Di Maio. "Finché ci saranno ritardi continueremo a bloccare". 

La Ue: "La decisione è presa"
Da parte sua la Ue ha tenuto a precisare che la decisione sul blocco dell'export è stata presa e in Ue non c'è intenzione di tornarci sopra. La compagnia farmaceutica può comunque avanzare una nuova richiesta per la fornitura a Canberra, che verrà analizzata sulla base del meccanismo sul controllo e la trasparenza dell'export.

Intanto il ministro della Salute, Greg Hunt, ha  annunciato che il suo Paese ha chiesto alla Commissione europea di  rivedere la decisione italiana di bloccare l'export di vaccini, pur  sottolineando che quanto accaduto non pregiudica la campagna vaccinale in Australia.        "L'Australia ha sollevato la questione con la Commissione europea  attraverso diversi canali e, nello specifico, abbiamo chiesto alla  Commissione europea di rivedere questa decisione", ha detto Hunt  parlando con i giornalisti a Melbourne.        Il ministro ha spiegato che l'Australia ha già ricevuto 300mila dosi  di vaccino prodotto da AstraZeneca. Nel Paese la campagna è iniziata  due settimane fa con la vaccinazione del personale sanitario in prima  linea e dei più anziani.

Londra: "No alle limitazioni all'export"
 "La ripresa dal Covid dipende dalla cooperazione internazionale, e porre in atto restrizioni mette a rischio la battaglia globale dei vaccini". Lo ha detto un portavoce di Boris Johnson, citato dai media britannici all'indomani della decisione italiana di bloccare l'export di 250.000 dosi AstraZeneca dirette in Australia. Downing Street non ha citato il governo italiano, ma ha ricordato come Johnson abbia avuto rassicurazioni da Ursula "von der Leyen sulla volontà Ue di non limitare le esportazioni" delle case farmaceutiche, limitandosi a "controllarne la trasparenza. Ci aspettiamo che questi impegni siano rispettati".