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Coronavirus

Frontiere

Austria riapre i confini ma non all'Italia. Di Maio: decisione non è definitiva

La Germania ha approvato la revoca dell'allerta viaggi per 29 Paesi europei a partire dal 15 giugno. Conte: inaccettabili le misure discriminatorie di Austria o Grecia nei confronti dell'Italia

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L'Austria riapre i confini a tutti i Paesi vicini, tranne all'Italia, a partire da venerdì. Lo ha annunciato il ministro della Sanità di Vienna, Rudolf Anschober, precisando di non escludere la possibilità di una riapertura anche all'Italia da metà giugno, quando tutti i Paesi Ue dovrebbero riaprire i loro confini interni.

"Una differenziazione su base regionale sembra un'opzione praticabile", ha detto il ministro in un riferimento alla riapertura dei confini con l'Italia, precisando che contatti sono in corso con il governo di Roma. A partire da venerdì non ci saranno più controlli alle frontiere tra l'Austria e la Germania, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l'Ungheria, la Slovenia, la Svizzera e il Liechtenstein e non saranno più necessari la quarantena ed il tampone per chi rientra in Austria.

Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha spiegato che il governo ha deciso di anticipare dal 15 al 5 giugno l'allentamento delle restrizioni sui viaggi per muoversi in coordinamento con la Germania, che oggi ha approvato la revoca dell'allerta viaggi per 29 Paesi europei a partire dal 15 giugno. Ai 26 partner Ue si aggiungono Islanda, Svizzera e Liechtenstein, mentre il quarto paese Schengen non Ue, la Norvegia, vedrà l'allerta prolungata oltre il 15.

Ue: "Austria non discrimini su base nazionalità"
"Abbiamo già risposto ieri a questa domanda, in generale non commentiamo commenti su misure specifiche adottate dagli Stati membri, ma abbiamo adottato delle linee guida e uno dei principi importanti che abbiamo annunciato è quello di non discriminazione sulla base della nazionalità". Lo dice un portavoce della Commissione europea riferendosi alla decisione dell'Austria di non aprire le frontiere con l'Italia. "Dobbiamo fare in modo che le regioni in una situazione epidemiologica simile traggano vantaggio dallo stesso trattamento", ha continuato il portavoce.La Ue ricorda che sulle limitazione di movimento all'interno delle frontiere Ue "continuano discussioni intense, sono previsti diversi incontri in questa settimana per decidere i prossimi passi. Auspicabilmente i paesi avranno modo di discutere della cosa in modo approfondito e si potranno compiere i prossimi passi. Per la Commissione è necessario che ci sia un approccio coordinato".

Conte: inaccettabili misure discriminatorie Austria o Grecia verso Italia
"Ci sono alcuni Paesi che intendono adottare alcune misure nei confronti di altri Paesi che hanno curve epidemiologiche più elevate. Non vi è motivo che l'Austria o la Grecia adottino misure discriminatorie nei confronti dell'Italia. Non vorrei che l'Italia pagasse il prezzo della trasparenza. Sono misure inaccettabili. Stiamo lavorando" per superarle. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

Di Maio: decisione non è definitiva 
L'Austria è disponibile "ad un confronto tra i ministeri della Salute sui dati epidemiologici", al termine del quale "potrà essere più chiaro il punto della riapertura" con
l'Italia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha avuto un colloquio con il collega di Vienna, dopo che l'Austria ha fatto sapere che da venerdì avrebbe riaperto i confini con i Paesi vicini, ma non con l'Italia.

Dopo aver ribadito che i corridoi turistici rappresentano "una discriminazione" e ricordato che "non dobbiamo crearne di impliciti, per cui si sconsiglia un viaggio in un Paese e si consiglia in un altro", Di Maio, parlando dell'Austria, ha spiegato: "Conveniamo sul fatto che dopo un confronto tra i ministeri della Salute sul dato epidemiologico dell'Italia potrà essere più chiaro il punto della riapertura, perché l'Italia potrà mostrare i propri dati e dimostrare che la situazione oggi nelle nostre regioni è migliore di alcune parti dell'Europa".

"Ho registrato disponibilità a fare confrontare i nostri ministeri della Salute sui dati epidemiologici - ha detto ancora il titolare della Farnesina - ed il ministro austriaco (Alexander Schallenberg) mi ha chiamato per dirmi che la decisione non è definitiva, ma che nei prossimi giorni torneranno sul tema della riapertura con l'Italia".

Il Belgio riapre le frontiere a Paesi Schengen dal 15 giugno
 A partire dal 15 giugno, il Belgio riaprirà le proprie frontiere ai Paesi dell'area Schengen. Lo ha annunciato la premier Sophie Wilmes al termine della riunione del Consiglio nazionale di sicurezza che ha dettagliato anche l'inizio, a partire da lunedì 8 giugno, della fase 3 dell'uscita dal lockdown causato dalla pandemia di Covid-19.