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POLITICA

Conte: "Ancora tutto da decidere"

Autostrade. Di Maio: "Nessuna alternativa a revoca". Renzi: "No autogol. Ne riparleremo a gennaio"

La ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, dichiara a sua volta che sulla revoca della concessione ad Autostrade si deciderà a gennaio: non ci sarà "nessun esproprio proletario" assicura. Incalza il ministro dell'Economia, Gualtieri: "Regime concessioni non più sostenibile"

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Non si attenua lo scontro all'interno della maggioranza sulla questione delle concessioni autostradali, contenute nel decreto 'Milleproroghe'. Sia il M5Stelle che Italia Viva restano sulle loro posizioni. Dopo che il minsitro degli esteri, nonchè capo politico dei grillini, Luigi Di Maio, ha ribadito che non c'è alcuna alternativa alla revoca, arriva puntuale il tweet del leader della neo formazione Italia Viva, che suona tanto come avvertimento: "Ultimo messaggio politico prima degli auguri, su autostrade. Punire i responsabili del crollo del ponte e' doveroso e sacrosanto! Fare leggi improvvisate che fanno fuggire gli investitori internazionali è invece un autogol: niente è più pericoloso del populismo normativo. Ne riparleremo a gennaio". 



Proprio questa mattina - in una intervista a 'La Stampa' - Di Maio ha spiegato: "Abbiamo 43 vittime, delle famiglie che ancora piangono, indagini e perizie che ci dicono che Autostrade non ha provveduto adeguatamente alla manutenzione del ponte Morandi nonostante fosse a conoscenza dei rischi. E' gravissimo, non c'è altra soluzione alla revoca della concessione, mi sembra evidente". "Su questo - prosegue Di Maio - il governo è compatto e se qualcuno la pensa diversamente aspetto di ascoltare le loro motivazioni, sono curioso. Qui il punto è che non bisogna aver paura di combattere un colosso, lo Stato va protetto e la regola chi sbaglia paga deve valere per tutti".

Conte: "Ancora tutto da decidere"
In una intervista al Messaggero, intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dice, riguardo alla possibile revoca della concessione ad Autostrade, che è ancora tutto da decidere. "Non credo affatto che le norme introdotte nel decreto 'milleproroghe' creino problemi al sistema anche perché abbiamo disposto la revoca o la decadenza di nessuna concessione. Introduciamo un regime più uniforme e trasparente".

"Ricordo - continua Conte - che c'è una relazione della Corte dei Conti molto critica sul sistema delle concessioni che segnala squilibri che creano incertezza giuridica e che comunque avvantaggiano i privati e danneggiano lo Stato. C'era l'esigenza di intervenire per disciplinare, in caso di decadenza o revoca, procedimenti più trasparenti, che richiamino direttamente il diritto comune dei contratti pubblici".

De Micheli: "Si deciderà a gennaio"
Sul Corriere della Sera la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, dichiara a sua volta che sulla revoca della concessione ad Autostrade si deciderà a gennaio: non ci sarà "nessun esproprio proletario" assicura la ministra. "Nessuna nazionalizzazione o vendetta. Vogliamo solo che le regole siano uguali per tutti. E' così sbagliato in una democrazia liberale?". 

Gualtieri: "Regime concessioni non più sostenibile"
"Abbiamo ereditato dal passato un regime delle concessioni squilibrato, imposto per legge dodici anni fa in deroga ad ogni procedura amministrativa, e che assicura ad alcuni concessionari condizioni di assoluto privilegio senza fornire sufficienti garanzie su investimenti e manutenzione. E' evidente che questo non è più sostenibile". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervistato da La Repubblica, riferendosi a Autostrade. "Peraltro oggi - aggiunge - c'è un'Autorità indipendente dei Trasporti, che regola il mercato e determina le tariffe a tutela della concorrenza e dei consumatori. I concessionari non possono non applicare le sue delibere".

"L'obiettivo - precisa Gualtieri - è riallineare la disciplina delle concessioni, oggi frammentata in tanti regimi diversi, al codice civile e al codice degli appalti. Ricondurre tutto a un'unica disciplina generale, affidata ad un regolatore indipendente, favorisce la certezza del diritto e rende il mercato aperto alla concorrenza e contendibile. E' una linea coerente con l'accordo di programma del governo". Il ministro replica poi all'accusa di Autostrade di stare facendo un dietrofront sulle concessioni: "L'occasione nasce dalla scadenza di alcune concessionarie. Per questi casi occorre fornire il paracadute di un passaggio della concessione all'Anas. Ma questo non c'entra nulla con il caso del Ponte Morandi".