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ITALIA

Incontro al Mit voluto dalla ministra De Micheli

Autostrade, ore cruciali: incontro al ministero con i vertici di Aspi e Atlantia

Passaggio decisivo per la questione Autostrade oggi al Mit, mentre sale la tensione all'interno della maggioranza di governo e tra Lega e 5 stelle

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Gli amministratori delegati di Atlantia e Autostrade per l'Italia (Aspi), Carlo Bertazzo e Roberto Tomasi, sono arrivati al ministero dei trasporti, convocati dal governo sulle concessioni. Per l'esecutivo sono presenti  i capi di gabinetto del Mit e del Mef, Alberto Stancanelli e Luigi Carbone e il segretario generale della presidenza del Consiglio, Roberto Cheppa. In mattinata era già in agenda un cda ordinario di Atlantia, fissato da tempo, che potrebbe essere l'occasione per analizzare la situazione all'indomani della decisione della Corte Costituzionale che ha giudicato non illegittima l'esclusione della controllata Aspi dalla ricostruzione del ponte sul Polcevera.

Atlantia: forte calo in Borsa
Titolo Atlantia sempre in forte ribasso a metà giornata, anche se non sui minimi toccati in mattinata (12,97 euro) quando è finita due volte in asta di volatilità: adesso le azioni della società segnano un calo del 5,53% a 13,50 euro. A pesare, il pronunciamento di ieri della Corte Costituzionale che ha ritenuto legittima la decisione del Parlamento di non affidare ad Aspi la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova e la dichiarazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo la quale sul dossier Autostrade entro questa settimana si arriverà a una decisione e poi ha invitato Aspi a formulare una nuova proposta, pena la revoca.

Buffagni: "Via Benetton, dovere per vittime e italiani"
"Via la concessione ai Benetton. La Corte Costituzionale ha confermato ieri che estromettere i Benetton dalla ricostruzione del ponte di Genova fu legittimo e costituzionale. Questo però non basta". Lo dice il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, in un video postato su Facebook. "Genova è una ferita aperta per tutto il Paese. Per le vittime innocenti che quel maledetto crollo ha causato e per le implicazioni per la sicurezza di tutti gli italiani. Perché chiunque poteva essere su quel ponte, e tutti noi passiamo su ponti e viadotti quotidianamente". "Il 'modus operandi' di falsificare i report, aumentare i dividendi (ottenuti alzando le tariffe ai caselli) e tagliare sulla manutenzione evidenziato dalle indagini, ci impone di togliere a queste persone la gestione delle nostre autostrade". Lo dobbiamo ai genitori che hanno visto i propri figli morire tra le macerie del Ponte Morandi. Lo dobbiamo a tutti gli italiani che hanno diritto di stare tranquilli quando si mettono in viaggio".

Tensioni nella maggioranza e scontro M5s-Lega
Nuove tensioni nella maggioranza, dopo la conferma che sarà Autostrade per l'Italia a gestire, pro tempore, il nuovo ponte sul Polcevera. Il capo politico dei 5stelle, Vito Crimi, ha dichiarato: "Non arretreremo di un millimetro. Il Ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton". Danilo Toninelli attacca Salvini: "Oggi mi chiedo come abbiamo potuto allearci con un personaggio squallido e volgare come Salvini. Più Salvini mi attaccava sulle infrastrutture più era chiaro che stava difendendo potentati come i Benetton".

Il premier Giuseppe Conte da Madrid, dopo l'incontro con il primo ministro spagnolo Sanchez, tenta di mediare e rassicurare la compagine di governo: "Il dossier sarà chiuso entro questo fine settimana. Fino a quando il concessionario è Autostrade è evidente che il Ponte non può che essere automaticamente nella concessione di Autostrade".

Ad infiammare ulteriormente la polemica all'interno della maggioranza è Matteo Renzi, che a La Stampa ha affermato: "Dopo due anni non si può continuare ad urlare 'revocheremo' o 'cacceremo i Benetton'. Perché è molto semplice, ma impossibile da farsi: basta col populismo degli annunci. Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all'inizio del percorso".

L'opposizione va all'attacco. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, parla di "due anni di bugie", tempo perso e investimenti mancati. Matteo Salvini, oggi ha manifestato  sotto Palazzo Chigi: "E' un balletto squallido e vergognoso sulla pelle dei genovesi e anche sui morti del ponte Morandi. Che il governo decida qualcosa perché c'è la Liguria in ostaggio, è sotto sequestro ogni giorno ed è una cosa inaccettabile".

Salvini "dice il falso", ha incalzato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, "è vero che sono passati due anni, ma un anno siamo stati al governo con loro. E' la Lega che ha frenato, non ha voluto prendere una decisione, non si presentavano ai tavoli di discussione su Autostrade. Ora il governo deve intervenire immediatamente scrivendo la parola fine a questa vicenda. Non possiamo più aspettare".