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POLITICA

Lo scontro

Autostrade. M5s: "Detto molto, ora serve risposta". Pd frena: "Valutare impatto occupazionale"

"Perché è una responsabilità collettiva" spiega il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli che comunque, parlando del dossier, osserva: "Abbiamo troppe evidenze, ahimè concrete, di situazioni di mancata manutenzione, di ritardi o di manutenzioni fatte secondo criteri che non sono oggettivi". Gelimini: "Governo spaccato, incertezza non fa bene al Paese"

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La questione relativa alla revoca delle concessioni ad Autostrade continua a spaccare la maggioranza. Solo ieri, il ministro degli Esteri, nonché capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è tornato sulla questione e dal profilo Facebook - con un video- ha ribadito che il decreto Milleproroghe "dice finalmente che si avvia un percorso per alcune infrastrutture italiane, ma anche in generale, che ci permetterà di revocare le concessioni ai Benetton. E' giusto - ha detto - non hanno fatto il loro dovere per fare la manutenzione" del ponte Morandi, ha spiegato.

Fonti del Movimento - questa mattina - tornano con insistenza a sottolineare che "la politica non deve essere titubante, altrimenti si perde di credibilità". E ancora: "Si è detto molto, ora bisogna dare risposte" ricordando che nella tragedia del Ponte Morandi hanno perso la vita 43 persone e che di fronte a questa tragedia "non si possano chiudere gli occhi". Infine, il Movimento parla anche di "pedaggi più bassi" in caso della revoca di concessioni.

Pd: "Conseguenze le decidiamo insieme"
Sulla revoca delle concessioni ad Autostrade, il Pd ancora non si è ancora pronunciato in modo definitivo. Anche se si capisce dalle parole pronunciate - questa mattina - dal ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che questa possibilità prende sempre più corpo. "Abbiamo troppe evidenze, ahimè concrete, di situazioni di mancata manutenzione, di ritardi o di manutenzioni fatte secondo criteri che non sono oggettivi" ha detto parlando del dossier sulle concessioni ad Autostrade per l'Italia. Ma avverte: "Le conseguenze le decidiamo insieme" ai colleghi di governo "perché è una responsabilità collettiva. Qualunque sia la decisione, si dovrà valutare l'impatto occupazionale della scelta. Chi non può né deve pagare le conseguenze di tutto questo sono i lavoratori e i cittadini".

Dunque, se il Pd sembra vicino ad una intesa con i grillini, resta il nodo Italia Viva. In una intervista di qualche giorno fa al "Fatto quotidiano", il leader Matteo Renzi aveva bollato come "roba da azzeccagarbugli di provincia“ la norma che punisce i concessionari inadempienti.

Margiotta: "Non ci si può dividere su questioni importanti. Presto decisione governo"
"Sarebbe sbagliato dividersi nella maggioranza su una questione così importante e delicata. Ma confido che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la ministra Paola De Micheli, sapranno mediare e trovare un accordo che tenga conto di tutti gli aspetti del problema". Così il sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta, in un'intervista a Il Corriere della Sera.

"Al momento nulla è escluso - ha aggiunto - compresa ovviamente la revoca della concessione". Il sottosegretario ammette che "Autostrade è una mina che abbiamo il compito di disinnescare", ma invita a far presto: "Dobbiamo prendere una decisione entro gennaio, anche per ridare certezza al settore delle infrastrutture".  Secondo Margiotta, sul tema Autostrade "la decisione sarà del governo e sarà collegiale". E ci sono dei punti fermi da cui ripartire. "Primo: la tragedia del ponte Morandi non può restare senza conseguenze"; secondo "la recente relazione della Corte dei Conti ha detto in maniera chiarissima che c'è stato un eccesso di guadagno da parte delle società concessionarie". Terzo: "Da alcune intercettazioni che fanno parte dell'inchiesta in corso da parte della magistratura emerge che c'è stato dolo nel non fare le attività e le opere di manutenzione necessarie". Quarto: "gli incidenti, purtroppo,  si ripetono, come dimostra il crollo della galleria sulla A26 solo qualche giorno fa". 

Gelmini: "Governo spaccato, incertezza non fa bene al Paese"
Sul braccio di ferro tra le forze di maggioranza, restano molto critiche le opposizioni. “Anche sul tema della revoca delle concessioni ad Autostrade il governo giallorosso si conferma spaccato. Il Movimento 5 Stelle, con Di Maio in prima fila, è da settimane in pressing per avviare la procedura di revoca; il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anche in una recente intervista, ha affermato che non è sua intenzione chiedere la revoca di nessuna concessione; il Partito democratico, con il ministro De Micheli e con il sottosegretario Margiotta, prende tempo e non si esprime in modo chiaro. Una cosa è certa: con questo perenne clima di incertezza - identico per tutti i punti chiave dell’agenda politica nazionale - l’esecutivo non fa il bene del Paese”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.