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POLITICA

Scuola

Azzolina: resta il tempo pieno, basta con gli allarmismi, più collaborazione meno scontro politico

Presidi: 'Difficile aprire il 14'

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"La refezione scolastica, la ricreazione e tutti i momenti di pausa dall'attività didattica,sono momenti assolutamente importanti per lo sviluppo del ruolo sociale, di valorizzazione e di crescita di ogni alunno.  Alle scuole è stata per questo raccomandata la massima cura nel cercare e trovare apposite soluzioni, tutte quelle percorribili,pur di non sacrificare lo svolgimento di momenti di aggregazione così importanti nella crescita individuale". Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una informativa alla Camera e chiede di porre fine agli'allarmismi' e 'approssimazioni' sul ritorno in classe.

"La scuola è un pilastro della nostra società. Proprio per questo alla scuola dobbiamo un grande rispetto. E, nel nome della scuola, occorrono, pur nel normale confronto dialettico che deve esserci sempre in una società sana e democratica, più collaborazione, più proposte e meno scontro politico. Approfittare della scuola per fare mera propaganda, ancor più in periodi delicati come questo, significa non agire nell'interesse delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi". Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina alla Camera.

Il lavoro fatto per la ripartenza della scuola "ha coinvolto, voglio ricordarlo subito, migliaia di persone in tutta Italia: dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, docenti, personale ATA, dipendenti degli uffici dell'Amministrazione scolastica, genitori, Enti locali, Sindacati, Associazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, rappresentanti di tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione e formazione, ivi comprese le scuole paritarie. Una squadra che ha lavorato senza sosta, in ogni angolo del Paese, con un obiettivo comune: riportare a scuola studentesse e studenti. 

Scuola: presidi, difficile aprire il 14
Intanto il presidente dell' Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli afferma che "tutto il personale scolastico è impegnato per la riapertura delle scuole, prevista per il 4 settembre. È evidente, però, che per riaprire in sicurezza è necessario che alcuni problemi vengano risolti. A quanto sappiamo, la consegna dei banchi monoposto è in grave ritardo.Altre due criticità importanti sono quelle delle aule, perché gli enti locali non le hanno reperite ovunque, e l'assegnazione piena dell'organico". "Se queste difficoltà non troveranno immediata soluzione, è oggettivamente difficile pensare che il termine del  14 settembre sia rispettato ovunque:è opportuno dunque valutare la possibilità di ragionevoli differenziazioni locali".