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POLITICA

"La temperatura va misurata a casa"

Azzolina: "Scuole materne riapriranno a settembre con più organico"

Il ministro poi sui non laureati che saliranno in cattedra per le supplenze replica: "Diamo una opportunità ai giovani. Se vanno all'estero ci lamentiamo, se restano ci lamentiamo". Indetta la gara per i banchi a un solo posto

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"La scuola dell'infanzia è un segmento della scuola per cui noi abbiamo la massima attenzione, perché i bambini sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown e non abbiamo parlato di distanziamento nella scuola d'infanzia nelle linee guida perché non può esserci". Così il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina margine della visita all'istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano. E aggiunge: "Per questo lì daremo più organico per quanto riguarda il personale. Noi ce la facciamo a riaprire a settembre, non servono solo gli allarmismi ma le proposte, lavorare a testa bassa con molta umiltà e portare risultati a casa. Anche le scuole dell'infanzia riapriranno a settembre e restituiremo la socialità ai bambini". 

Monobanchi, indetta la gara
Il Commissario straordinario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha indetto una Gara pubblica europea per l’acquisto di un massimo tre milioni di banchi per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza: in particolare, fino a 1,5 milioni di banchi monoposto tradizionali e fino a 1,5 milioni di sedute attrezzate di tipo innovativo.Il Bando contiene i criteri sulla base dei quali le offerte verranno valutate secondo una procedura concorrenziale, trasparente, accelerata. Tra questi verrà ovviamente considerato anche il prezzo per ciascuna tipologia richiesta che, quindi, altrettanto ovviamente sarà dettato dal mercato
 
Il bando - pubblicato sui siti della Presidenza del Consiglio/Commissario straordinario, dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione e su quello della Protezione Civile – prevede che le imprese dovranno assicurare, oltre a un numero minimo di banchi tradizionali o sedute attrezzate innovative anche l’imballaggio, il trasporto, la consegna e il montaggio dei prodotti entro il 31 agosto 2020.La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il 30 luglio. La sottoscrizione dei contratti avverrà entro il 7 agosto 2020.


Misurare febbre a casa, tutti hanno termometro
Non sarà obbligatorio misurare la temperatura all'ingresso delle scuole alla ripartenza a settembre. Sarà 'compito' dei genitori controllare se i loro figli hanno la febbre, prima di uscire da casa, dice ancora Azzolina. "Noi contiamo sulla responsabilità a casa delle famiglie. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede" ha detto. E a chi 'obiettava' che ci possono essere famiglie disagiate che non hanno un termometro, il ministro ha replicato "Abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per fare anche questo laddove fosse necessario. Però credo che un termometro a casa ce l'abbiano quasi tutti se non tutti".

In cattedra non laureati? Facciamoli lavorare
"Gli studenti non ancora laureati che potranno fare le supplenze in base alla nuova ordinanza del ministro dell'istruzione Lucia Azzolina fa tanto discutere ma "non è una novità. Credo che questo  Paese - ha spiegato - debba assolutamente dare la possibilità ai giovani di lavorare, se vanno all'estro ci lamentiamo, se restano a casa ci lamentiamo. Questi giovani lavoravano già, la Lombardia  è una delle Regioni che ha più supplenze per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. Non è una novità, noi lo abbiamo semplicemente messo all'interno di graduatorie". "Questo - ha sottolineato  Azzolina - faciliterà le segreterie che non dovranno più avere a che fare con le Mad, (dichiarazione di Messa a disposizione.), ad impazzire dietro le Mad e daremo da lavorare a persone che hanno  scelto di fare l'insegnante, che hanno fatto un percorso che era a numero chiuso. Persone preparate con passione e amore per la scuola. E' un passo in avanti" ha concluso. 

Ministro contestato: "Non ha saputo gestire questa emergenza"
Piccola contestazione questa mattina per il ministro all'Istruzione. Studenti e docenti, una quindicina circa, si sono radunati all'esterno della scuola visitata dalla ministra, con striscioni con le scritte "Futura  Umanità #priorita'allascuola" e "Cosa serve alla scuola? Più fondi per spazi docenti e mobilità. Cosa ci danno? Un miliardo di sedie per un futuro di plastica". A protestare contro il ministro, che  ha incontrato la dirigente generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, Augusta Celada, e la preside Milena Pescozzo e ha visitato alcune aule della scuola, che è già stata predisposta per la riapertura  in sicurezza il 14 settembre, sono state diverse sigle e associazioni: Coordinamento Studentesco Azadì, Piattaforma No Dad, Priorità alla Scuola e Coordinamento dei collettivi  studenteschi. "Il ministro Azzolina non è stata in grado di gestire questa situazione" ha spiegato Lucia, di Priorità alla Scuola, pur ammettendo che "la situazione nasce da una cattiva gestione  nel passato e non sono tutte responsabilità sono riconducibili a oggi. Ma, come diceva qualcuno, una scuola chiusa è un carcere aperto".