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POLITICA

Camera dei Deputati

​Banca d’Italia, mozione PD contro Ignazio Visco: "Serve figura idonea per nuova fiducia". E' bufera

La mozione approvata dalla Camera spiazza il governo e desta preoccupazione anche al Quirinale. Il richiamo di Sergio Mattarella, riferito da fonti parlamentari, è netto: le scelte riguardanti la Banca d'Italia "devono essere ispirate a esclusivi criteri di salvaguardia dell'autonomia e indipendenza dell'istituto". A questi principi, viene spiegato, devono "attenersi le azioni di tutti gli organi della Repubblica, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo"

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Bufera sulla Banca d'Italia: attacco del Pd contro Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia che il 31 ottobre conclude il suo mandato alla guida di palazzo Koch. I Democratici presentano una mozione alla Camera in cui si chiede al governo di impegnarsi nel trovare "una figura idonea per una nuova fiducia" osservando che "l'efficacia dell'azione di vigilanza della Banca d'Italia e' stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall'emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche', che ''avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una piu' incisiva e tempestiva attivita' di prevenzione e gestione''. Tensione con Palazzo Chigi e lunga mediazione per modificare il testo e consentire al governo di dare parere favorevole prima del voto, concluso poi con 213 si' e 97 no. L'episodio fa intervenire il Quirinale. Fonti parlamentari, sintetizzando il pensiero di Mattarella, ricordano che "le decisioni su Bankitalia devono essere ispirate ad esclusivi criteri di salvaguardia dell'autonomia e dell'indipendenza dell'Istituto''.

La mozione che innesca il caso
La Camera ha approvato con 213 voti a favore, 97 contrari e 99 astenuti la mozione del Pd che impegna il governo a scegliere per la guida della Banca d'Italia una "figura più idonea a garantire nuova fiducia all'Istituto".

Respinte le altre mozioni Alberti; Busin; Paglia; Zanetti; Rampelli, su cui il governo aveva dato parere contrario. Sulla mozione Fregolent il governo aveva dato parere favorevole condizionato ad una riformulazione delle premesse, accolta dal Pd.

Nella mozione del Pd si sostiene che la nomina del governatore di Bankitalia è una scelta molto delicata anche perché 'l'efficacia dell'azione di vigilanza della Banca d'Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall'emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche', che 'avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione'.

Nella mozione non si fa alcun esplicito riferimento all'attuale Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. 

Camusso: "Non mettere a rischio credibilità del Paese"
Confermerebbe Visco come governatore della Banca d'Italia? "Se si pensa di non farlo lo si deve fare sulla base di ragioni che non mettano a rischio la credibilita' del Paese". Risponde cosi' la leader della Cgil, Susanna Camusso. Per la sindacalista - intervenuta a 24 Mattino su Radio 24 -  "l'immagine che rende di piu' la valutazione della giornata di ieri e' un ministro sempre cosi' pacato come Padoan che si mette ad urlare al telefono. Questo da' l'idea della leggerezza con cui si affronta un tema cosi' importante come quello della indipendenza delle istituzioni del paese". Camusso osserva che siamo di fronte a "un'operazione che scarica su Bankitalia una gestione delle crisi bancarie che non e' solo responsabilita' di Bankitalia". 

Fregolent: "Il PD non ce l'ha con Visco"
"Non ce l'abbiamo con Visco, altrimenti avremmo scritto in maniera trasparente il nome di Visco". Con queste parole Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati Pd, spiega ai microfoni di "6 su Radio 1" il documento presentato ieri alla Camera, di cui e' stata prima firmataria, volto a non rinnovare l'incarico del governatore di Bankitalia Ignazio Visco.



"Noi non abbiamo voluto creare nessun conflitto - ha proseguito Fregolent - perche' altrimenti avremmo presentato una  mozione che sfiduciava Visco come hanno fatto Lega e Cinque Stelle, tra l'altro avendo anche i voti di l'astensione di Forza Italia e Mdp che oggi criticano sui giornali l'azione del Pd". Sul coinvolgimento del governo nel fallimento di Banca Etruria e di alcune banche venete, l'onorevole Fregolent ha specificato: "Che il governo no abbia vigilato sulle banche, non e' vero, non spettava al governo vigilare. Chi doveva vigilare e' un istituto che si chiama Banca d'Italia. Quando si dice che le istituzioni devono essere rispettate, noi le rispettiamo, ma noi siamo anche le istituzioni, siamo il Parlamento, siamo un partito popolare che cerca di essere a contatto con i cittadini e i problemi dei cittadini di questi anni, creditori Banca Etruria, Banche venete, li abbiamo visti, abbiamo visto i loro occhi, siamo andati noi a parlare con loro, non ci sono andate altre persone".


I lavori alla Camera
Il Governo aveva espresso parere favorevole al testo Pd, previe alcune modifiche nelle premesse, mentre aveva espresso parere contrario a quelle dell'opposizione, volte a impegnare il governo a non rinnovare nell'incarico l'uscente Ignazio Visco.

FdI, con Walter Rizzetto, aveva chiesto le "dimissioni dell'attuale governatore, Ignazio Visco, e la nomina di un nuovo" vertice alla guida di palazzo Koch. I pentastellati chiedevano al governo di "escludere l'ipotesi di proporre la conferma del Governatore in carica, Ignazio Visco". Praticamente uguale la mozione della Lega: si impegnava il governo a "non avanzare, in sede di proposta di nomina del Governatore della Banca d'Italia in scadenza l'1 novembre 2017, la riconferma dell'attuale Governatore, Ignazio Visco". La mozione di Sinistra Italiana chiedeva invece di rimandare il rinnovo di una carica importante come quella di Governatore di Bankitalia fino all'entrata in carica del prossimo Parlamento.

Bankitalia, fonti: agito in contatto con governo
"Nella sua azione l'Istituto ha agito in continuo contatto col Governo". E' quanto riferiscono ambienti della Banca d'Italia dopo la mozione presentata dal Pd in Parlamento secondo cui l'istituto "fa interamente il suo dovere nelle diverse funzioni che svolge, applicandovi competenza e coscienza. In particolare nella vigilanza bancaria, in questi anni segnati dalla più grave crisi economica della storia moderna d'Italia, ha difeso il risparmio nazionale limitando i danni. Questi non potevano non esserci, data la gravissima condizione dell'economia".

Bankitalia, fonti: Visco disponibile essere audito
"La Banca d'Italia sottometterà ogni documento rilevante per i lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta e il Governatore Ignazio Visco è pronto a essere ascoltato dalla Commissione quando essa vorrà". E quanto riferiscono ambienti della Banca d'Italia secondo cui il Governatore ha parlato sul tema col Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario Pierferdinando Casini.

Renzi: valutare responsabilità, ma decide Gentiloni
"Io non ho ruolo in questa vicenda. Sono uno molto rispettoso delle istituzioni, penso quindi che il compito appartenga al presidente del Consiglio che si chiama Paolo Gentiloni. Farà il governo le valutazioni che deve fare secondo un iter che prevede l'intervento del Presidente della Repubblica. Il Pd non ha messo in discussione le regole del gioco o il rispetto istituzionale. Il corso istituzionale prevede che il governo faccia la propria parte. La mia opinione sul passato l'ho scritta in un libro. Non ci prendiamo in giro, secondo me tante responsabilità e tanti ruoli, anche dei vertici della Banca d'Italia, devono essere valutati. In questi anni il Pd non è certo responsabile della crisi delle banche, spero che anche gli altri possano dire lo stesso". Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi a Radio 105, commentando la mozione Pd su Bankitalia e Visco.

Quirinale: posizioni siano ispirate da interesse Paese
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritiene che le prese di posizione riguardanti la Banca d'Italia "debbano essere ispirate a esclusivi criteri di salvaguardia dell'autonomia e indipendenza dell'Istituto nell'interesse della situazione economica del nostro Paese e della tutela del risparmio degli italiani". È quanto ha anticipato l'agenzia Reuters, che cita fonti del Quirinale. Questi principi, spiega la stessa fonte, devono "attenersi l'azione di tutti gli organi della Repubblica, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo".