Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/bce-alza-stima-pil-e-inflazione-presidente-mario-draghi-ripresa-stabile-ma-modesta-brexit-pronti-a-qualsiasi-ipotesi-4ab18ba1-7c7a-4d9a-8cc1-a00fe93aaf45.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Bce alza stime su Pil e inflazione. Draghi: "Ripresa stabile ma modesta. Su Brexit pronti a tutto"

Condividi
"La ripresa sta procedendo gradualmente, stabile ma modesta", sostiene il presidente della Bce, Mario Draghi al termine della riunione mensile del Consiglio direttivo a Vienna. Alzate la stime di crescita nel 2016 all’1,7% e quelle sull’inflazione allo 0,2%, invariate quelle per il 2017. In caso di Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, la Bce "valuterebbe la natura e l'impatto dell'eventuale shock", vigilando "sugli effetti secondari", evidenzia Draghi.  La posizione della Banca Centrale Europea è inequivocabile: "Rimanere nell'Unione europea fa bene alla Gran Bretagna e fa bene all'Europa", scandisce Draghi, assicurando comunque che l'Eurotower "è pronta a qualunque scenario".

La Borsa di Milano, dopo le dichiarazioni di Draghi inverte la tendenza e passa in negativo.

La ripresa, ha detto Draghi è "ostacolata dalle prospettive deboli dei mercati emergenti". Gli ultimi dati dalla congiuntura dell'Eurozona "indicano che l'economia ha continuato a crescere nel secondo trimestre dell'anno anche se, forse, a ritmi più" lenti rispetto al primo"."Le misure di politica monetarie devono essere implementate", ha aggiunto.

La Bce ha alzato le stime sulla crescita del Pil di quest'anno all'1,6%, dal precedente +1,4%. Invariate le stime sul Pil del prossimo anno a +1,7%, mentre quelle sulla crescita del Pil 2018 sono state riviste in calo a +1,7% (da 1,8%).

Rivista al rialzo anche la stima dell''inflazione: nell'Eurozona sarà dello 0,2% nel 2016, contro la stima di marzo dello 0,1%.  Mantenute invariate, invece, le attese sull'inflazione 2017 e 2018, pari rispettivamente all'1,3% e all'1,6%. "La prospettiva dell'inflazione è stata rivista leggermente più in alto per riflettere i leggeri aumenti del prezzo del petrolio", ha spiegato Draghi.

tassi di interesse resteranno sui livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato e il programma di Quantitative Easing durerà almeno fino a marzo 2017, ha detto il presidente della Bce, precisando che il QE durerà fino a quando non ci sarà una correzione significativa dell'inflazione e che gli stimoli hanno riequilibrato i rischi e l'economia sta gradualmente avanzando.

Nel contesto attuale, spiega il numero uno dell'Eurotoer, "è fondamentale assicurare che l'inflazione molto bassa" non comporti "effetti di secondo livello sui salari e sulla fissazione dei prezzi". Il Consiglio direttivo, aggiunge, "seguirà attentamente l'evoluzione delle prospettive per la stabilità dei prezzi e, se necessario per raggiungere il suo obiettivo, agirà utilizzando tutti gli strumenti disponibili nell'ambito del suo mandato".