ITALIA
Il racconto a L'Eco di Bergamo
Bergamo, giovane ucciso da pirata della strada. L'appello del padre: "Costituisciti"
Simone Suardi, 23 anni, è morto sabato sera nella provincia bergamasca. I carabinieri sono alla caccia di un'utilitaria di colore chiaro

"Costituisciti, perché mio figlio era solo un ragazzo. Altrimenti ti porterai questo peso dentro tutta la vita". E' un appello straziante. Quello di un padre, Aldo Suardi, che ha perso il figlio Simone, 23 anni, vittima di un pirata della strada. Travolto e ucciso sabato sera in provincia di Bergamo da qualcuno che è fuggito, che non ha prestato soccorso, che ha rovinato la sua famiglia.
L'uomo descrive a L'Eco di Bergamo quella maledetta giornata: "Tutte le sere mi fumo un toscano mentre faccio due passi verso Cortenuova. Ho incrociato Simone, che ha rallentato e ha scherzato dicendomi: "Foema, foema (fuma, ndr)!". Io gli ho sorriso e lui è ripartito. Non ho sentito niente, ma dopo cinque minuti è arrivato l'altro mio figlio che mi ha detto di tornare indietro perché era successa una cosa molto grave. Sono arrivato sul posto e Simone era lì a terra...".
"Spero davvero che i carabinieri riescano a risalire a chi l'ha investito o che lui si costituisca - aggiunge - so che stanno lavorando intensamente e che sono ottimisti e per questo li ringrazio. Mi chiedo comunque come sia possibile che l'unica telecamera della zona non sia funzionante".
Intanto le indagini dei carabinieri di Martinengo e Trevigio proseguono. I militari sono alla caccia di un'utilitaria di colore chiaro, forse bianca o grigia, condotta da una persona che, dopo l'investimento è scappata e ha anche superato un semaforo rosso, come testimoniato da una coppia in auto l'aveva seguito.
L'uomo descrive a L'Eco di Bergamo quella maledetta giornata: "Tutte le sere mi fumo un toscano mentre faccio due passi verso Cortenuova. Ho incrociato Simone, che ha rallentato e ha scherzato dicendomi: "Foema, foema (fuma, ndr)!". Io gli ho sorriso e lui è ripartito. Non ho sentito niente, ma dopo cinque minuti è arrivato l'altro mio figlio che mi ha detto di tornare indietro perché era successa una cosa molto grave. Sono arrivato sul posto e Simone era lì a terra...".
"Spero davvero che i carabinieri riescano a risalire a chi l'ha investito o che lui si costituisca - aggiunge - so che stanno lavorando intensamente e che sono ottimisti e per questo li ringrazio. Mi chiedo comunque come sia possibile che l'unica telecamera della zona non sia funzionante".
Intanto le indagini dei carabinieri di Martinengo e Trevigio proseguono. I militari sono alla caccia di un'utilitaria di colore chiaro, forse bianca o grigia, condotta da una persona che, dopo l'investimento è scappata e ha anche superato un semaforo rosso, come testimoniato da una coppia in auto l'aveva seguito.