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POLITICA

Governo

Berlusconi: "Il no di Pd e M5s a un esecutivo di unità nazionale fa avvicinare le elezioni"

"Il Paese ha bisogno di concordia e efficienza, non di paralisi. Meglio perdere due mesi per il voto che paralisi di due anni di non governo"

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L'attuale emergenza ''richiede soluzioni di alto livello e l'unità sostanziale del Paese. Sono soluzioni che sto invocando da mesi, purtroppo finora inascoltato. In circostanze normali la strada più lineare sarebbe restituire la parola ai cittadini che attribuirebbero al centro-destra quella stessa maggioranza che abbiamo ottenuto in quasi tutti gli appuntamenti elettorali parziali negli ultimi anni. Ma gli italiani oggi non ci chiedono di pensare all'interesse di parte: una classe dirigente degna di questo nome pensa prima all'interesse collettivo. Per questa ragione noi avevamo avanzato la proposta di un governo di unità nazionale, proposta che è stata però subito esclusa dal Partito Democratico e dai Cinque Stelle. E' chiaro che questo rifiuto avvicina il ricorso alle elezioni anticipate".

Silvio Berlusconi interviene in questa fase di stallo della politica italiana per offrire alcune sue considerazioni e riflessioni sul momento attuale. Lo fa affidandosi a una nota in cui affronta il tema delle possibili alleanze, delle elezioni e della caccia ai senatori disposti a cambiare casacca.

"Ci siamo rivolti - continua Berlusconi - al Capo dello Stato affinché fosse lui ad individuare la soluzione più adeguata e più saggia, capace di coniugare il rispetto della volontà popolare e la gravità del momento di emergenza che stiamo attraversando".

"Finora i partiti della maggioranza hanno lasciato cadere questo appello a soluzioni condivise, preferendo tattiche parlamentari di corto respiro. Di fronte a questo, abbiamo constatato che una paralisi di due mesi per le elezioni farebbe meno danni rispetto ad una paralisi di due anni di non-governo. Ma è evidente che il Paese ha bisogno di concordia e di efficienza, non di paralisi che, lunghe o brevi che siano, in questo momento non farebbero il bene dell'Italia", conclude Berlusconi.

"Sono davvero preoccupato: mi pare che la paralisi politica si trascini senza sbocchi. Eppure è ogni giorno più evidente l'abisso fra i riti di un sistema politico ripiegato su sé stesso e la drammatica crisi sanitaria, economica e sociale che il Paese sta attraversando".

"Vorrei che Governo e Parlamento lavorassero ogni giorno sul Recovery Fund, sul piano vaccinale, sui ristori alle categorie più colpite dalla crisi, sulle strategie per far ripartire il Paese quando finalmente la tragedia del Covid sarà alle nostre spalle. Vorrei discutere di fisco, burocrazia, giustizia, infrastrutture, lavoro. Invece l'attenzione del governo e dei partiti della maggioranza è tutta concentrata sulla caccia a qualche senatore disposto a cambiare schieramento". 

"Una caccia che per quanto riguarda Forza Italia è destinata a rimanere infruttuosa, e che - se anche avesse successo con parlamentari di altri partiti - sarebbe una risposta debolissima e di basso profilo di fronte all'emergenza più grave nella storia della Repubblica".