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MONDO

Telefonata con Putin

Bielorussia, folla a Minsk per i funerali del manifestante. Lukashenko respinge mediazione estera

Secondo l'agenzia di stampa bielorussa Belta, Lukashenko denuncia 'ingerenze esterne' e assicura di aver ricevuto da Putin la promessa di un sostegno. Folla a Minsk nel luogo dove è morto Turaikovsky, nel giorno dei funerali. Il segretario di Stato americano a Varsavia promette aiuto

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Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha respinto le offerte di mediazione straniera con l'opposizione. "Non cederemo il Paese a nessuno", ha detto Lukashenko. "Non abbiamo bisogno di governi stranieri, di intermediari", ha sottolineato . Lukashenko, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo russo Vladimir Putin per discutere della situazione che si sta sviluppando dentro e fuori la Bielorussia, aggiunge l'agenzia bielorussa Belta.

Alexander Lukashenko ha  denunciato  "ingerenze esterne" dopo le proteste esplose in Bielorussia a seguito delle contestate elezioni presidenziali che gli hanno assicurato un sesto mandato alla guida del Paese. Ci sono "elementi di ingerenze esterne", ha detto Lukashenko, secondo il quale c'è il rischio che le proteste arrivino nella vicina Russia. E per questo, ha riportato l'agenzia Belta, ha rivendicato la necessità di "contattare Vladimir Putin in modo che io possa parlarci ora".

"Putin mi ha assicurato il suo aiuto"
Lukashenko ha detto che  Putin gli ha assicurato "aiuto" per preservare la sicurezza nazionale. "Siamo giunti a un accordo con lui (Vladimir Putin, ndr): come da noi richiesto ci sarà fornita piena assistenza per garantire la sicurezza della Bielorussia", ha detto Lukashenko, citato dall'agenzia pubblica Belta.

Lukashenko ha poi messo in dubbio le reali intenzioni di chi scende in piazza e ha fatto riferimento ai "manuali delle rivoluzioni colorate". "Sono già emersi - ha detto - elementi di interferenze esterne".

Pompeo: gli Usa aiuteranno la democrazia
Gli Stati Uniti faranno il possibile affinché i bielorussi costruiscano  la democrazia nel proprio Paese dopo le elezioni presidenziali che non sono state "né libere né oneste", ha detto a Varsavia il segretario di Stato americano Mike Pompeo, dove si trova per colloqui con il capo di stato polacco Andrzej Duda e il ministro degli Esteri Jacek Czaputowicz, ai quali ha promesso l'arrivo di almeno 5 mila soldati a stelle e strisce.

Pompeo ha sottolineato che gli Usa - insieme con gli partner europei - stanno seguendo lo sviluppo della situazione in Bielorussia e vorrebbero in primo luogo sostenere il popolo bielorusso costringendo le autorità di questo Paese di aprire un dialogo con la società civile.

'Funerale nazionale'
Nel frattempo migliaia di manifestanti si sono radunati a Minsk, vicino alla stazione della metro 'Pushinskaya' per rendere omaggio ad Aleksandr Turaikovsky, morto lunedì probabilmente per mano delle forze di sicurezza durante le proteste contro la rielezione del presidente Lukashenko. Lo riportano diversi media sul posto, tra cui Radio Free Europe e Afp. Si sono svolti questa mattina a Minsk i funerali del manifestante e la famiglia di Turaikovsky aveva chiesto alla folla di non partecipare alla cerimonia religiosa ma raccogliersi piuttosto vicino al luogo del decesso del giovane per quello che avevano chiamato "un funerale nazionale".



Settimo giorno di proteste
Continuano così, per il settimo giorno consecutivo, le contestazioni dei risultati delle elezioni del 9 agosto, vinte con sospette percentuali bulgare dal longevo leader, che ha optato per la repressione violenta delle manifestazioni, in cui sono state arrestate oltre 6 mila persone e che hanno contato almeno due morti.  Nella commemorazione di Turaikovsky  i partecipanti hanno scandito il nome di quella che ormai è la leader di fatto dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, che dopo la contestazione del voto è stata costretta a fuggire in Lituania. Tikhanovskaya ha lanciato un appello a manifestazioni pacifiche per oggi e domani.

Secondo il ministero dell'Interno, Taraikovsky è deceduto in seguito all'esplosione dell'ordigno che teneva in mano, na si tratta di una versione su cui ci sono molti dubbi. Secondo il gruppo di blogger investigativi russi Conflict Intelligence Team, l'uomo è stato ucciso dai colpi sparati da uno degli agenti delle forze speciali. Sui social e i canali Telegram usati dall'opposizione, circolano immagini di fiori che i manifestanti in questi giorni hanno portato sul luogo dove è morto Taraikovsky, diventato un memoriale spontaneo, puntualmente ripulito dalla polizia.

Appello dell'arcivescovo al presidente
L'arcivescovo di Minsk e Mogilev, Tadeusz Kondrusiewicz, capo della Chiesa cattolica in Bielorussia, ha lanciato un appello al presidente Aleksandr Lukashenko, perché metta fine alle violenze contro i manifestanti e avvii un dialogo con la società.  "Per il bene della pace e dell'accordo nazionale che sono cruciali nella nostra patria, chiedo alle autorità di avviare un dialogo costruttivo con la società, mettere fine alle violenze e rilasciare immediatamente tutti i cittadini innocenti detenuti nelle manifestazioni pacifiche", si legge nell'appello diffuso sul sito web della diocesi.