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ITALIA

Roma

Bimbo morto di otite, Lorenzin: "Non si gioca con la scienza"

"Quando i figli stanno male vanno curati, se persistono febbre e sintomi importanti bisogna allarmarsi. Questo caso ci dice una cosa incredibile, un bambino è andato in setticemia ed è morto per un'otite. Bastava un antibiotico"

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"Sappiamo che i farmaci omeopatici sono complementari, non sostitutivi. E quando si tratta di bambini il tema è molto delicato", "a parere mio, come delle istituzioni mediche, in questi casi niente può sostituire la medicina tradizionale che rimane 'la scienza medica'". Lo afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un'intervista a Repubblica sul caso del bimbo delle Marche morto per un'otite trattata con l'omeopatia.    

"Ai genitori chiedo consapevolezza", prosegue Lorenzin, "quando i figli stanno male vanno curati, se persistono febbre e sintomi importanti bisogna allarmarsi. Questo caso ci dice una cosa incredibile, un bambino è andato in setticemia ed è morto per un'otite. Bastava un antibiotico".

Appresa la notizia, al Ministero "ci siamo subito allarmati, volevamo capire innanzitutto se il bambino è in cura da un pediatra convenzionato, che è tenuto a rispettare protocolli sanitari dello Stato italiano e delle società scientifiche", spiega Lorenzin. "Pare invece che fosse seguito solo da uno specialista omeopata, che è un medico e doveva sapere come e quando intervenire e passare ad utilizzare i farmaci appropriati. Ora vediamo cosa decideranno le autorità competenti".  

 "Voglio ricordare a tutti come gli stessi omeopati dicano che l'omeopatia è una delle opzioni da utilizzare. Però ha un punto finale, non arriva ovunque e comunque nessuno può dire che sostituisce la medicina tradizionale. Questo vale per chiunque e soprattutto, come ho detto, per i bambini".