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Dopo Francia e Cina le autorità monetarie di altri Paesi lanciano l'allarme
Bitcoin, a vostro rischio e pericolo
L'Autorità bancaria europea mette in guardia i consumatori: non c'è tutela possibile in caso di fregature con la valuta virtuale. Ma dalla California e dalla Svezia arrivano le macchine per 'stanare' i Bitcoin. Costano fino a 13 mila dollari
La Banca di Francia e l'Istituto di credito centrale cinese avevano lanciato warning simili. Ora l'Europa: "Attualmente - si legge in un comunicato dell'Eba - non esiste nell'Unione europea nessuna protezione specifica per salvaguardare i consumatori da perdite finanziarie nel caso in cui una piattaforma che scambia o detiene valute virtuali fallisca o chiuda".
L'autorita bancaria europea ha aggiunto che non c'è alcuna garanzia che i valori della valuta rimangono stabili. "I consumatori dovrebbero essere consapevoli del fatto che le piattaforme di scambio tendono ad essere non regolamentate - si legge nella nota dell'Eba - e non sono le banche che detengono la loro moneta virtuale come deposito".
L'Eba ha anche ricordato come le transazioni in moneta virtuale offrono un alto grado di anonimato, quindi possono essere oggetto di abuso per le attivita criminali, tra cui il riciclaggio di denaro. "Questo uso improprio - ammonisce l'Eba - potrebbe portare le forze dell'ordine a chiudere piattaforme di scambio con breve preavviso e impedire ai consumatori di accedere o di recuperare eventuali fondi che le piattaforme detenevano per loro".
Il ministero delle finanze tedesco condivide l'allarme dell'autorità europea Eba sui rischi che corrono i consumatori nell'utilizzo dei Bitcoin mentre la Norvegia ha deciso di non considerarli come una moneta e tassarli quindi come uno strumento finanziario.
"La volatilità è alta e il suo utilizzo è associato all'incertezza" spiega alla Bloomberg il portavoce del ministero delle finanze di Berlino secondo cui non vi è una minaccia alla stabilità del mercato finanziario visto che le dimensioni del fenomeno sono "insignificanti" ma vi sono rischi per chi la utilizza.
In Norvegia inoltre le autorità fiscali hanno deciso di sottoporre il Bitcoin alla tassazione sulle plusvalenze di capitali e trattarla così come uno strumento finanziario e non
una vera moneta.
Macchine per il 'mining'
Due società, la svedese KNCminer e la californiana HashFast sono impegnate nella produzione di macchine speciali per eseguire le complesse operazioni di calcolo per fare 'mining' su internet, operazione che serve a trovare valuta virtuale come i Bitcoin. Il 'minatore' che riesce ad ottenere nuovi Bitcoin ne guadagna una parte del loro valore. Oggi la professione di 'estrazione mineraria' in internet sembra avere futuro se si dispone di buoni strumenti.
KNCminer ha annunciato che metterà in commercio Neptune, una macchina con chip a 20 nanometri, in grado di eseguire operazioni a 400 gigahertz al secondo, risparmiando il 30% di energia rispetto alle precedenti versioni come Jupiter, della stessa casa produttrice.
Il prezzo di Neptune è di 13 mila dollari, il pagamento potrà essere effettuato tramite bonifico bancario o Bitcoin. La californiana HashFast invece sta per lanciare nuove macchine a un prezzo notevolmente inferiore, circa 2.000 dollari.
L'autorita bancaria europea ha aggiunto che non c'è alcuna garanzia che i valori della valuta rimangono stabili. "I consumatori dovrebbero essere consapevoli del fatto che le piattaforme di scambio tendono ad essere non regolamentate - si legge nella nota dell'Eba - e non sono le banche che detengono la loro moneta virtuale come deposito".
L'Eba ha anche ricordato come le transazioni in moneta virtuale offrono un alto grado di anonimato, quindi possono essere oggetto di abuso per le attivita criminali, tra cui il riciclaggio di denaro. "Questo uso improprio - ammonisce l'Eba - potrebbe portare le forze dell'ordine a chiudere piattaforme di scambio con breve preavviso e impedire ai consumatori di accedere o di recuperare eventuali fondi che le piattaforme detenevano per loro".
Il ministero delle finanze tedesco condivide l'allarme dell'autorità europea Eba sui rischi che corrono i consumatori nell'utilizzo dei Bitcoin mentre la Norvegia ha deciso di non considerarli come una moneta e tassarli quindi come uno strumento finanziario.
"La volatilità è alta e il suo utilizzo è associato all'incertezza" spiega alla Bloomberg il portavoce del ministero delle finanze di Berlino secondo cui non vi è una minaccia alla stabilità del mercato finanziario visto che le dimensioni del fenomeno sono "insignificanti" ma vi sono rischi per chi la utilizza.
In Norvegia inoltre le autorità fiscali hanno deciso di sottoporre il Bitcoin alla tassazione sulle plusvalenze di capitali e trattarla così come uno strumento finanziario e non
una vera moneta.
Macchine per il 'mining'
Due società, la svedese KNCminer e la californiana HashFast sono impegnate nella produzione di macchine speciali per eseguire le complesse operazioni di calcolo per fare 'mining' su internet, operazione che serve a trovare valuta virtuale come i Bitcoin. Il 'minatore' che riesce ad ottenere nuovi Bitcoin ne guadagna una parte del loro valore. Oggi la professione di 'estrazione mineraria' in internet sembra avere futuro se si dispone di buoni strumenti.
KNCminer ha annunciato che metterà in commercio Neptune, una macchina con chip a 20 nanometri, in grado di eseguire operazioni a 400 gigahertz al secondo, risparmiando il 30% di energia rispetto alle precedenti versioni come Jupiter, della stessa casa produttrice.
Il prezzo di Neptune è di 13 mila dollari, il pagamento potrà essere effettuato tramite bonifico bancario o Bitcoin. La californiana HashFast invece sta per lanciare nuove macchine a un prezzo notevolmente inferiore, circa 2.000 dollari.
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