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ECONOMIA

Pensioni, Boeri: oltre 370mila quelle pagate all'estero

La platea dei residenti all'estero che riceve la quattordicesima è aumentata del 131%

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Dopo il provvedimento sulle quattordicesime delle pensioni "nel 2017 la platea dei residenti all'estero che riceve la quattordicesima è aumentata del 131%". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, in audizione al Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese, presso la commissione Esteri della Camera. "Avevamo inizialmente 15,4 milioni di prestazioni e attualmente ne abbiamo 35,6 milioni", ha spiegato Boeri, precisando che ne usufruiscono "46mila beneficiari" il cui "maggior numero è presente in Europa, in America Settentrionale e in America meridionale", in "Paesi dove già esiste assistenza sociale con una copertura universale a cui l'accesso è determinato da soglie di reddito". Il presidente dell'Inps ha sottolineato dunque che "quello che accade è che queste prestazioni assistenziali vanno a ridurre gli oneri di questi Paesi e l'Italia applica una sorta di trasferimento di denaro".
All'interno delle prestazioni di natura assistenziale, l'Inps ha quindi acceso un faro sulla quattordicesima, dal momento, ricorda Boeri, "che la legge di Bilancio per il 2017 ha elevato il limite di reddito previsto per tale prestazione, incrementando la platea dei destinatari, e ne ha aumentato l'importo". Ecco che, spiega, "complessivamente, nel 2017 sono state erogate all'estero un totale di 35,6 milioni per la quattordicesima, incrementando ulteriormente di circa 20 milioni i pagamenti non contributivi erogati all'estero dall'Istituto, un aumento del 131% rispetto all'anno precedente (nel 2016 gli importi erogati sono stati pari a 15,4 milioni per circa 46.000 beneficiari)".   

"Le pensioni pagate all'estero dall'Inps" nel complesso, su 160 Paesi, nel 2016 sono state oltre "373mila", per un valore "poco superiore a 1 miliardo di euro". Così il presidente dell'Inps, Tito Boeri, sentito dal Comitato permanente sugli italiani nel mondo alla Camera. Tuttavia, fa notare Boeri, "più di un terzo delle pensioni pagate a giugno del 2017 hanno periodi di contribuzione in Italia inferiori a 3 anni, il 70% è inferiore ai 6 anni e l'83% è ai 10 anni", quindi durate contributive "molto basse". 

Guardando alla mappa per Paese di chi riceve la quattordicesima, il maggior numero è "presente in Europa (39,6%) in America meridionale (36,1%) e in America settentrionale (12,6%)". Si tratta, evidenzia il presidente dell'Inps, "in grandissima parte di paesi in cui esistono redditi minimi garantiti il cui accesso è basato sul livello di reddito degli individui con benefici il cui ammontare è stabilito in modo tale da portare questo reddito al di sopra di soglie (di povertà) prestabilite. Questo significa - osserva Boeri - che il nostro paese con le quattordicesime erogate a residenti di questi paesi sta di fatto riducendo gli oneri per spesa assistenziale di altri paesi".