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POLITICA

Audizione alla Camera del presidente dell'Inps

Bonus Inps, Tridico: "Erano giorni convulsi, risposta veloce dell'Istituto"

"Erano momenti convulsi, l’Istituto ha risolto in maniera efficace, in 15 giorni, predisponendo una misura che non esisteva e lo ha elargito, come da impegno chiesto dal governo e dal presidente del Consiglio” 

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“Con il decreto Cura Italia il governo ha risposto mettendo a disposizione 10 miliardi per dare un risposta veloce a chi ne aveva bisogno. Erano momenti convulsi, l’Istituto ha risolto in maniera efficace, in 15 giorni, predisponendo una misura che non esisteva e lo ha elargito, come da impegno chiesto dal governo e dal presidente del Consiglio” in tempi rapidi, “così al 15 aprile sono stati elargiti 2,7 milioni di bonus e poi nei giorni successivi, fino a 4 milioni”.

Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione davanti alla commissione Lavoro della Camera, sulle modalità di richiesta e liquidazione del bonus in favore dei lavoratori autonomi, sulle categorie di destinatari di tale bonus nonché sulle relative attività di monitoraggio, vigilanza e controllo da parte dell'Istituto.

"La procedura costruita dall'amministrazione si basa sulla legge, basandosi sui nostri archivi, si attinge alla presenza o meno di altri fondi previdenziali obbligatori",  ha detto il presidente dell'Inps,Pasquale Tridico.

Iter bonus nuovo e di grande successo
"L'Inps paga automaticamente il bonus ai richiedenti se ci sono condizioni sul trattamento pensionistico, e se li ritrova in questo archivio. Questo è importante ai fini dell'attività dell'Antifrode. E' un processo automatizzato che dura pochi giorni, è un'attività nuova e di grande successo che a differenza della cig, ha consentito di pagare la prestazione in 15 giorni lavorativi", ha detto Tridico nell'audizione, in videoconferenza, alla commissione Lavoro della Camera sul caso bonus Inps.

Accertamenti sui bonus ancora in corso
 Dopo lo scandalo dei cinque parlamentari, gli approfondimenti dell'Inps su chi ha richiesto e ottenuto il bonus dei 600 euro per i lavoratori autonomi "sono ancora in corso". Così il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, nel corso di un'audizione informale in commissione Lavoro della Camera sulle modalità di richiesta e liquidazione del bonus a favore dei lavoratori autonomi.

Respingo accuse azione manipolata
"Respingo le accuse di una azione manipolata, le strutture sono autonome e la loro azione è stata egregia, hanno dato lacrime e sangue per mettersi al servizio del Paese",  ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico.

Nomi non li sa nessuno, privacy tutelata
 "Il 9 agosto esce la notizia senza i nomi perché i nomi non li sa nessuno e non li da l'Istituto, che garantisce la privacy".  Così il presidente dell'Inps Pasquale Tridico nell'audizione, in videoconferenza, alla commissione Lavoro della Camera sul caso bonus Inps. Tridico ha ricordato che "il 7 agosto mi ha chiamato il direttore di Repubblica per dire che il suo giornale aveva scoperto la notizia sui bonus e la vuole dare e mi chiedeva i nomi. Ero sorpreso e questa notizia non è uscita né direttamente nè indirettamente da me".

Audit interno' su fuga notizie 
"Sulla notizie di Repubblica, qualche giorno fa ho ordinato in audit interno per capire se le notizie sono state trafugate dall'istituto. La notizia dei 200 politici a livello nazionale e dei 5 deputati l'ho condivisa a fine maggio con il cda dell'istituto, per permettere poi di poter fare le verifiche del caso", ha detto Tridico.

4,1 mln bonus a marzo, rinnovati a maggio 
"L'Inps ha pagato 13 milioni di prestazioni fino al 3 agosto, prestazioni di cassa integrazione per 6 milioni di individui e 4,1 milioni di bonus da 600 euro il primo mese, che sono stati rinnovati dopo qualche giorno dall'entrata in vigore del decreto Rilancio", ha dichiarato il presidente dell'Inps.

Servo il Paese, guardate ai problemi
"Cari signori deputati: non guardiamo il dito, guardate la luna. Guardiamo i problemi di questo Paese e non il dito che ce li indica. L'istituto da sempre, nel corso dei 120 anni di storia, ha segnalato anomalie ed è stato vittima di azioni fraudolente e tuttora lo siamo. Purtroppo. Altrimenti non avremmo 115 miliardi di evasione contributiva e fiscale". Così il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, nel corso di un'audizione informale in commissione Lavoro della Camera sulle modalità di richiesta e liquidazione del bonus a favore dei lavoratori autonomi."Continuerò a servire il Paese attraverso l'istituto che ho l'onore di rappresentare - ha detto - abbiamo iniziato un'azione fortissima di innovazione tecnologica che guarda al futuro, perché vogliamo modificare quelle procedure che per troppo tempo sono rimaste non innovative".

A fine maggio cda sapeva di politici, no i nomi
"Ho conoscenza dell'azione dell'antifrode a fine maggio e ne do notizia al cda il 30 maggio, soltanto del fatto che ci sono oltre 2 mila politici, i parlamentari, non i nomi", ha detto il presidente dell'Inps Pasquale Tridico.  "Vogliamo offrire la massima trasparenza. Perché prima diamo e poi facciamo i controlli? Non è la prima volta che succede, succede spesso, in questa fase l'esigenza era di pagare prima possibile".

Su altri nomi aspettiamo garante
"Rispetto agli altri nomi" dei politici che hanno ricevuto il bonus e non si sono autodenunciati "abbiamo investito il garante" cui "abbiamo chiesto come trattare questi dati. Il garante ha scritto una nota, che ha bisogno di un approfondimento, che è in corso", ha detto il presidente dell'Inps.

Prima di controlli passato poco, non anni
"Non sono passati due anni, sono passati giugno e luglio" rispetto a quando l'Antifrode dell'Inps ha fatto controlli di secondo livello sui richiedenti il bonus Covid e poi si è attivata. Così il presidente dell'Inps Pasquale Tridico nell'audizione, in videoconferenza, alla commissione Lavoro della Camera sul caso bonus Inps.   E ha aggiunto: "L'esigenza era pagare, l'Inps nel frattempo era occupato a pagare, non a recuperare gli indebiti che in genere, nell'istituto, sono molto molto storici. Ma faremo tanti riesami, c'è una lista di 40 mila persone, che non sono politici ma cittadini normali, che necessitano approfondimenti e forse il recupero".