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ECONOMIA

In calo le Borse europee, colpite dalla contrazione della crescita e dall’effetto Ebola

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di Paolo Gila
Al termine di una seduta altalenante e molto nervosa i listini europei hanno chiuso in calo. Sulle contrattazioni azionarie hanno pesato le revisioni alle stime di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale, l’apertura e l’andamento debole di Wall Street (-0,10% il Dow Jones e -0,40% il Nasdaq alle 17 e 30) e, infine, il timore di una diffusione del virus Ebola dopo le segnalazioni dei primi casi in Spagna.

Questa la fotografia dei mercati alla chiusura: Milano -0,64%, Londra -0,19%, Parigi -0,97%, Francoforte -1,00.

A Piazza Affari hanno ceduto terreno tutti i comparti. In particolar modo gli energetici (con Eni e Enel a -1%) e le società legate alle transazioni commerciali in aeroporti, come World Duty Free, che ha perso oltre 4 punti percentuali, appunto per la paura di una trasmissione del contagio di Ebola. Per queste ultime ragioni in Europa hanno sofferto le compagnie aeree quotate.

Lo spread – che era salito in mattinata verso i 150 punti base – è tornato a 143, con il rendimento del Btp decennale al 2,33%. Leggero apprezzamento per l’euro, che risale a quota 1,26 e 80 contro dollaro.