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MONDO

Scaduto l'ultimatum di Moro

Brasile: bocciato ultimo ricorso di habeas corpus di Lula, ma l'ex presidente non si consegna

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Il tribunale superiore di giustizia (Stj) brasiliano ha respinto la richiesta di habeas corpus presentata stamane dagli avvocati di Lula da Silva per sospendere l'ordine di carcerazione emesso ieri dal giudice Sergio Moro, che ha chiesto all'ex presidente di costituirsi a Curitiba entro le 17 di oggi (le 22 in italia), per iniziare a scontare la pena di 12 anni che gli è stata inflitta per corruzione. Lo ha reso noto lo stesso Stj su Twitter.

Non rispettando la scadenza dell'ultimatum, l'ex presidente del Brasile è riunito con alcuni suoi sostenitori. Gli avvocati di Lula stanno negoziando con la polizia federale i termini in cui l'ex presidente brasiliano si consegnerà alle autorità. Lo hanno indicato due senatori - Humberto Costa, capogruppo nella camera alta del partito dei lavoratori (Pt) di Lula e Jaoa Capiberibe, del partito socialista brasiliano (Psb) - parlando con i cronisti dopo essere usciti dalla sede del sindacato Abc di Sao Bernardo Dos Campos dove Lula è riunito da ore con i suoi legali.

Lula da Silva resterà nella sede del sindacato metallurgico di Sao Bernardo dos Campos, nella periferia di San Paolo, ma questo non significa che non intende rispettare l'ordine di carcerazione emesso dal giudice Sergio Moro. Lo ha detto la presidente del partito dei lavoratori (Pt), Gleisi Hoffmann. "Che sia chiaro che non vi è, da parte del presidente Lula, nessuna disubbidienza al mandato del giudice Moro", ha detto alla folla riunita davanti alla stessa sede sindacale, dove l'ex presidente brasiliano - che non si è fatto vedere - è rinchiuso da ieri.

La cella per Luiz Inácio Lula da Silva è già pronta. La polizia federale di Curitiba ha preparato la sistemazione per l'ex presidente del Brasile, condannato a 12 anni e 1 mese per corruzione. Secondo le informazioni diffuse dal quotidiano O Globo, la cella di 15 metri quadrati è stata allestita negli ultimi mesi in una zona riservata della sovrintendenza della polizia federale: "Una specie di sala dello Stato Maggiore", l'ha definita il giudice Sergio Moro, che ha emesso il mandato d'arresto.

Il locale in passato veniva utilizzato come alloggio dagli agenti che arrivavano a Curitiba da altre città. Non ci sono sbarre e a garantire la sorveglianza provvederanno gli agenti, alla porta 24 ore su 24. Lula, a differenza dei detenuti comuni, potrà usufruire di un bagno privato. L'ex presidente avrà diritto a due ore d'aria al giorno e potrà incontrare da solo i familiari che faranno visita. Gli altri detenuti, invece, hanno diritto a visite collettive.