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MONDO

Downing Street: "No a scadenze artificiali"

Brexit, ultimatum della Ue a Johnson: entro fine mese presenti il suo piano

L'Unione europea ha dato due settimane per presentare un piano: Londra invia una proposta scritta ma respinge l'ultimatum

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Il premier britannico, Boris Johnson ha 12 giorni, entro la fine del mese, per presentare i suoi piani per la Brexit all'Ue, altrimenti "è finita". E' quanto annunciato dal premier finlandese Antti Rinne, che detiene la presidente di turno dell'Ue, riferendo la linea concordata con il presidente francese Emmanuel Macron. Una fonte di Downing Street ha ribadito che continueranno "a negoziare e ad avanzare proposte a tempo debito". Johnson ha affermato che è possibile raggiungere un accordo al summit europeo del 17 ottobre ma ha anche ribadito che in caso contrario porterà il Paese fuori dall'Ue il 31 ottobre come promesso.
 
Il premier britannico afferma che i colloqui con l'Ue stanno facendo progressi e che il Regno Unito avrebbe presentato delle proposte di valida alternativa alla clausola del 'backstop' per l'Irlanda del Nord, che il governo di Londra ritiene inaccettabile. Proposte che l'Ue dice di star ancora aspettando.

Downing Street: "No a scadenze artificiali"
No a "scadenze artificiali": Londra respinge l'ultimatum della fine del mese di settembre, indicato dalla presidenza di turno finlandese dell'Ue, per la presentazione di proposte scritte per un nuovo accordo sulla Brexit. Lo ha detto un portavoce di Downing Street precisando che il premier Boris Johnson non intende accettare ultimatum e continua a guardare al Consiglio Europeo del 17-18 ottobre come il termine ultimo per un'intesa. "Presenteremo soluzioni scritte formali quando saremo pronti, non in una scadenza artificiale", ha detto ai giornalisti il portavoce del governo britannico. "Nelle ultime settimane abbiamo avuto discussioni dettagliate con l'Ue e la Commissione europea" ha detto il portavoce ed "ora abbiamo condiviso in forma scritta una serie di documenti di lavoro tecnici riservati che riflettono le idee che il Regno Unito ha avanzato".