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ITALIA

Utilizzati anche cani molecolari nelle ricerche

Continua senza sosta la caccia al killer Igor Vaclavic: mille uomini impegnati

L'uomo è ritenuto responsabile dell'efferato omicidio giorni fa del barista di Budrio. Ieri sera è tornato di nuovo in azione nel ferrarese. Ha aperto il fuoco contro due persone: una è morta, l'altra è rimasta gravemente ferita

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Oltre mille uomini delle forze dell'ordine, tra cui reparti speciali, parà e cecchini, stanno dando la caccia nelle boscaglie emiliane fra il ferrarese e il bolognese a Igor Vaclavic detto "il russo". L'uomo è ritenuto responsabile dell'omicidio di Davide Fabbri, il barista di Budrio, freddato il 1° aprile scorso, e dell'uccisione di Valerio Verri, e del ferimento di Marco Ravaglia, due guardie ambientale, finiti, sabato sera, sotto i colpi del super ricercato, durante un controllo nelle campagne ferraresi di Portomaggiore.  

Intanto, dall'Interpol arrivano nuove informazioni sul killer. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Vaclavic non sarebbe russo, le sue impronte corrisponderebbero a un cittadino serbo conosciuto dalle autorità di Belgrado. Russo o serbo che sia, ci si trova di fronte a un uomo estremamente pericoloso, come ha detto il pubblico ministero della procura di Bologna, sottolineando che "si apre la strada sparando".  



Da parte sua il il procuratore capo Giuseppe Amato ha suggerito di "avere prudenza nel muoversi, fare attenzione alle persone che si incontrano" e nel caso in cui si avesse un sospetto sulla sua presenza "segnalare tempestivamente alle forze di polizia senza intervenire direttamente".

L'uomo è fuggito prima su un furone "Fiorino" rubato per poi abbandonarlo nei pressi di Molinella (Bologna) e poi ha continuato a piedi nella boscaglia: avrebbe con sè almeno due pistole. Una apparterrebbe alla guardia provinciale che ha ferito gravemente ieri sera.  I carabinieri, supportati dai reparti speciali, hanno scandagliato per tutta la notte l'area di oasi di Marmorta di Molinella, al confine con il Ferrarese. Le ricerche sono particolarmente complicate per la presenza di zone paludose, specchi d'acqua e casolari, luogo ideale per nascondersi. Sono ore di grande tensione anche perché si temono reazioni violente del ricercato 'braccato' da un'imponente dispiegamento delle forze dell'ordine. In campo anche i cani molecolari per fiutare le tracce del ricercato. Nella notte si è alzato in volo anche uno speciale elicottero con i visori notturni, che dall'alto ha ispezionato la zona tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna dove Vaclavic potrebbe nascondersi. Accertamenti sono in corso poi a Bologna anche su due fucili da caccia trovati un paio di giorni fa ben nascosti in un casolare nel territorio di Ozzano, un comune a est del capoluogo e ad una trentina di chilometri dalla zona di Molinella. Gli investigatori non escludono che anche queste armi potessero essere a disposizione del killer.  Su Vaclavic, che avrebbe utilizzato diversi alias nel corso della sua 'carriera criminale' pende un mandato di arresto per alcune rapine commesse nel 2015 nel Ferrarese. Vaclavic, destinatario anche di un decreto di espulsione non eseguito, fu arrestato per la prima volta nel 2007 per una serie di rapine: viene descritto come una sorta di "ninja" con arco e frecce e come un 'lupo solitario' soprannome riportato dalle cronache e che si dice gli fu affibbiato in prigione.