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EUROPA

Sfida tra Borissov, Petkov e Vassilev

Bulgaria. Seggi aperti, si vota per Presidente e Parlamento

Sullo sfondo resta l'impennata di casi di Covid nel bel mezzo della quarta ondata, con la nazione che ha il tasso di vaccinazione più basso dell'Ue

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I bulgari tornano alle urne oggi (circa 6,7 milioni di aventi diritto) per le terze elezioni parlamentari anticipate nel corso dell'anno e insieme per l'elezione a suffragio universale del capo dello Stato. Sullo sfondo resta l'impennata di casi di Covid nel bel mezzo della quarta ondata, con la nazione che ha il tasso di vaccinazione più basso dell'Ue.

Dalle elezioni anticipate che si sono svolte in aprile e in luglio non è uscita alcuna maggioranza, nè possibili coalizioni. Questo ha ostacolato gravemente la lotta al Covid, con misure d'emergenza come distanziamento, uso di mascherine, test e limiti agli assembramenti che il governo provvisorio ha potuto adottare solo come norme temporanee. Adesso la sfida è tra l'oligarca Bojko Borissov, del partito Gerb, membro dei Popolari europei, e due imprenditori di successo: Kiril Petkov detto "John Travolta" e il suo compagno di studi Asen Vassilev.  Nelle presidenziali si sfidano 23 candidati, con l'uscente capo di Stato Rumen Radev dato per favorito se non al primo turno,
comunque al ballottaggio. Dalla demografia e la corruzione allo yogurt e alla Rosa Damascena, ecco le cinque cose da sapere sul paese. 

Popolazione in calo. La Bulgaria ha una delle popolazioni in più rapida contrazione al mondo. I quasi 9 milioni di abitanti ai tempi della caduta del comunismo, nel 1989, si erano ridotti a 6,95 milioni nel 2019 a causa dell'emigrazione, dei bassi tassi di natalità e degli alti tassi di mortalità. L'aspettativa di vita è una delle più basse dell'Unione europea con 74,5 anni.La mancanza di una forza lavoro sufficientemente ampia, in particolare a causa della continua fuga di cervelli, rappresenta da anni un grosso freno alla crescita economica del Paese, che resta lo Stato membro più povero dell'Ue dopo aver aderito al blocco nel 2007. Sofia prevede di entrare nella zona euro nel 2024.

Corruzione endemica. La Bulgaria è il paese dell'Ue con la peggiore valutazione nell'indice di percezione della corruzione stilato dalla ong Transparency International. L'economia sommersa rappresenta poco meno del 30% dell'attività economica, secondo una stima pubblicata dal Fmi. La corruzione è endemica in molti settori della vita pubblica, compresi la sanità, l'istruzione, la polizia e i media.La frustrazione dei cittadini bulgari per l'ubiquità delle pratiche corrotte si è amplificata con le frequenti storie di ricchezza sfrenata che riguardano l'elite politica. Appartamenti acquistati a prezzi stracciati, ville costruite con fondi Ue e privilegi per gli oligarchi sono in netto contrasto con la sorte della maggior parte dei bulgari che ha uno stipendio medio mensile di soli 750 euro, la metà della media Ue. Intanto con pensioni di poco più di 250 euro, la maggior parte degli anziani fa fatica a far quadrare i conti.

Russofili e musulmani. Storicamente i bulgari si sono spesso orientati verso la Russia piuttosto che verso l'Occidente. Entrambi i Paesi sono prevalentemente cristiani e slavi ortodossi e usano la scrittura cirillica, che il Paese balcanico sostiene sia stata inventata sul suo suolo. Mosca svolse anche un ruolo cruciale nella liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano nel 1878 e durante il comunismo il paese fu il satellite più fedele dell'Unione Sovietica .I legami economici ed energetici rimangono forti ancora  oggi. Nonostante le obiezioni degli Stati Uniti, Sofia ha esteso il gasdotto TurkStream attraverso il suo territorio, aumentando la sua dipendenza energetica da Mosca e rafforzando la presa energetica della Russia nei Balcani.Dall'epoca ottomana la Bulgaria ereditò una minoranza musulmana del 13% di etnia turca, pomacchi (bulgari convertiti all'Islam sotto il dominio ottomano) e alcuni rom nonostante un tentativo di integrazione forzata sotto il regime comunista.

Yogurt e rose. Il paese è orgoglioso di aver scoperto lo yogurt - affermazione contestata dalla vicina Turchia - e ha persino dato il nome al batterio indispensabile per produrlo: il Lactobacillus bulgaricus (Lbb). Un ricercatore bulgaro, lo studente di medicina Stamen Grigorov, scoprì la Lbb nel 1905 mentre studiava le abitudini alimentari nei monti Rodopi meridionali della Bulgaria.Un altro emblema nazionale è la Rosa Damascena, il cui olio è un must in quasi tutti i profumi di alta gamma. Insieme alla Turchia e al Marocco, la Bulgaria è tradizionalmente uno dei principali esportatori mondiali di olio di rose. I bulgari producono anche marmellata di rose e persino brandy dai delicati petali rosa.La Bulgaria è anche la culla della civiltà tracia, che ha attraversato dal IV millennio a.C. al III secolo d.C. ed è diventata famosa per la produzione di raffinati oggetti d'oro.

Radici pagane. Il calendario dei festival della Bulgaria include molte tracce del suo passato pagano pre-cristiano. Un esempio e' la tradizione dei "kukeri", che sfilano in elaborati costumi bestiali per scacciare gli spiriti invernali avversi alla fine della stagione. Un altro esempio che si e' intrecciato con le date religiose contemporanee sono i "nestinari" che danzano sulle braci ardenti nella festa dei Santi Costantino ed Elena.