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MONDO

Nessun italiano tra le vittime

Cairo, bomba a consolato italiano. Shoukry: "È terrorismo". Nel mirino forse giudice Corte Suprema

Ancora nessuna rivendicazione. La procura non esclude che l'obiettivo fosse il giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi. "L'Italia non si fa intimidire" scrive il ministro degli Esteri Gentiloni, che si dice vicino alle persone colpite e al personale. Renzi ad Al Sisi: "Non lasceremo solo l'Egitto contro il terrorismo"

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Una forte esplosione ha colpito questa mattina la sede del consolato italiano nel cuore della capitale egiziana, provocando un morto e nove feriti. Nessun italiano tra le vittime.  "Un boato che è risuonato per tutto il centro della città" racconta Alessandro Accorsi freelance arrivato sul posto poco dopo la deflagrazione.

Un atto terroristico, così lo ha definito il ministro degli Esteri egiziano Shoukry. Ma è possibile che l'obiettivo fosse il giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi. Il consolato infatti si trovi non lontano dall'Alta corte egiziana e l'esplosione sarebbe coincisa con il passaggio nell'area del giudice. Al momento non c'è stata rivendicazione.

Renzi: "Vicini a Egitto contro terrorismo"
Una vicenda che lo stesso primo ministro italiano Matteo Renzi segue con attenzione. "Non lasceremo l'Egitto da solo contro il terrorismo" ha detto parlando al telefono con il presidente Al Sisi. "L'Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo".

Gentiloni: "Italia non si fa intimidire"
L'Italia non si fa intimidire, scrive il ministro degli Esteri Gentiloni, che si dice vicino alle persone colpite e al personale. L'unita di crisi della Farnesina fa sapere intanto di essere al lavoro e di essere in costante contatto con le autorità locali. Mentre sono temporaneamente sospesi i servizi consolari. Il console italiano al Cairo, giunto nell'edificio sventrato dall'esplosione, non ha rilasciato alcun commento ai giornalisti. 


 La dinamica dei fatti
 La carica esplosiva, secondo quanto riferisce una fonte di sicurezza, sarebbe stata posta sotto una vettura ed azionata con un telecomando. Oltre alla facciata esterna del Consolato - che era chiuso - sarebbero state danneggiate anche alcune abitazioni limitrofe e anche le condutture idriche. L'esplosione è avvenuta alle 6.30 di questa mattina. 

I terroristi, secondo gli esperti, avrebbero utilizzato 250 chili di tritolo. I materiali sarebbero gli stessi adoperati la scorsa settimana per l'assassinio del procuratore capo egiziano Hisham Barakat.