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AMBIENTE

L'ultimo rogo ha spazzato via il bosco di Soverato

Incendi: Europa verde, in Calabria persi 7.029 ettari

"Sistema di prevenzione inadeguato e grosse responsabilità della Regione Calabria"

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"Quella degli incendi, la cui origine dolosa è fuori discussione, è un'emergenza infinita che ha mietuto vittime e inflitto danni incalcolabili in tutta Italia. L'ultimo rogo è quello che ha spazzato via il bosco di Soverato, in Calabria". Lo segnala l'European Forest Fire Information System (EFFIS) che fornisce alla Commissione e al Parlamento europei dati giornalieri sugli incendi boschivi nell'Unione.

"In fumo 7.029 ettari in provincia di Reggio Calabria"
Segnala inoltre che ieri in Italia, sono andati in fumo 7.486 ettari di boschi, 7.029 solo in provincia di Reggio Calabria: un dato spaventoso, soprattutto alla luce dei fenomeni di desertificazione a cui le regioni del sud Italia sono particolarmente soggette a causa della incombente crisi climatica. Un dato che costa alla collettività ben 70 milioni di euro, senza contare il costo per il rimboschimento". Così, in una nota, i co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli e Eleonora Evi, insieme a Francesco Alemanni della direzione nazionale e Giuseppe Campana co-portavoce di Europa Verde Calabria.

"Sistema di prevenzione inadeguato e Regione Calabria grosse responsabilità"
I portavoce parlano inoltre di "alla luce del fatto che gli incendi sono cresciuti del 256% nell'estate 2021 - proseguono i portavoce - con una escalation di fuoco rispetto alla media storica 2008-2020" di una "inadeguatezza del sistema di prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi, dopo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato operata dal Governo Renzi e la privatizzazione, de facto, della flotta di canadair" e sottolinea le "enormi responsabilità anche della Regione Calabria "sprovvista com'è di un Piano AIB appropriato alle esigenze del territorio, con un organico pubblico pesantemente sottodimensionato e una classe politica inadeguata alle sfide dell'oggi, che ha addirittura deciso di anticipare al 1 settembre l'apertura della stagione della caccia, infliggendo il colpo mortale alla fauna selvatica del territorio".