SPORT
ottavi di Europa League
disastro Lazio, eliminata dallo Sparta Praga: 0-3
I cechi si impongono grazie a un primo tempo in cui riescono a segnare tutte e tre le reti che valgono il passaggio ai quarti di finale. Dopo il confortante 1-1 dell'andata, i biancocelesti forniscono una prestazione non all'altezza ed escono dall'Olimpico tra le contestazioni del proprio pubblico

Cancellata la presenza italiana dall’Europa League. Anche la Lazio saluta la competizione dopo il ko casalingo subito dallo Sparta Praga: finisce 0-3. Annegato l’ottimismo con cui era stato preparato questo ritorno degli ottavi di finale, dopo il confortante 1-1 dell’andata, maturato anche in virtù di un gioco convincente. I cechi si impongono largamente, in virtù di un primo tempo cinico e di una ripresa attenta. Troppo poco hanno fatto i biancocelesti (in tenuta scura) per arginare un avversario certo non di caratura ma compatto e pratico.
Pioli lascia fuori Radu, sulla sinistra gioca Lulic; Biglia e Parolo sono i mediani, Candreva, Keita e Mauri sono il sostegno a Klose, unica punta.
Neanche il tempo di assestarsi in campo che grazie a un rimpallo Candreva di presenta a tu per tu col portiere avversario da posizione defilata, Bičik respinge. I cechi però passano al primo affondo. La difesa della Lazio si fa sorprendere sul proprio fronte sinistro da Zahustel, palla a Krejčí che serve Dočkal per la botta vincente (10’). Non c’è il tempo di riprendersi che la fascia sinistra cede ancora: stavolta è Juliš a confezionare l’assist per Krejčí che con un mancino di precisione batte Marchetti sul secondo palo. I padroni di casa provano a riorganizzarsi. Un colpo di testa di Klose termina alto. Il tedesco poi non arriva su tocco di Parolo dopo cross di Candreva. Ma la chance più grossa è sul sinistro di Mauri, che si fa deviare da Bičik una specie di rigore in movimento. Candreva ci prova da lontano, ma il portiere dello Sparta rimedia in angolo. Impegnato anche Marchetti, che deve mettere i pugni su un gran tiro ma centrale di Dočkal. La prima frazione termina con un altro shock per la Lazio: Frýdek centra da sinistra per Juliš che di sinistro gira alle spalle di Marchetti (44’).
Nella ripresa, Mauri in scivolata chiama in causa Bičik. Klose mette il piede su un tiro da fuori di Candreva ma la palla termina fuori. Pioli prova a dare una scossa si suoi mettendo Felipe Anderson per Mauri e Matri per Klose (58’). Il neoentrato Matri si presenta con un colpo di tacco che per poco non sorprende Bičik. È poi Costa a “murare” Keita. Poco altro. Il pubblico laziale non gradisce e intona cori di contestazione.
Pioli lascia fuori Radu, sulla sinistra gioca Lulic; Biglia e Parolo sono i mediani, Candreva, Keita e Mauri sono il sostegno a Klose, unica punta.
Neanche il tempo di assestarsi in campo che grazie a un rimpallo Candreva di presenta a tu per tu col portiere avversario da posizione defilata, Bičik respinge. I cechi però passano al primo affondo. La difesa della Lazio si fa sorprendere sul proprio fronte sinistro da Zahustel, palla a Krejčí che serve Dočkal per la botta vincente (10’). Non c’è il tempo di riprendersi che la fascia sinistra cede ancora: stavolta è Juliš a confezionare l’assist per Krejčí che con un mancino di precisione batte Marchetti sul secondo palo. I padroni di casa provano a riorganizzarsi. Un colpo di testa di Klose termina alto. Il tedesco poi non arriva su tocco di Parolo dopo cross di Candreva. Ma la chance più grossa è sul sinistro di Mauri, che si fa deviare da Bičik una specie di rigore in movimento. Candreva ci prova da lontano, ma il portiere dello Sparta rimedia in angolo. Impegnato anche Marchetti, che deve mettere i pugni su un gran tiro ma centrale di Dočkal. La prima frazione termina con un altro shock per la Lazio: Frýdek centra da sinistra per Juliš che di sinistro gira alle spalle di Marchetti (44’).
Nella ripresa, Mauri in scivolata chiama in causa Bičik. Klose mette il piede su un tiro da fuori di Candreva ma la palla termina fuori. Pioli prova a dare una scossa si suoi mettendo Felipe Anderson per Mauri e Matri per Klose (58’). Il neoentrato Matri si presenta con un colpo di tacco che per poco non sorprende Bičik. È poi Costa a “murare” Keita. Poco altro. Il pubblico laziale non gradisce e intona cori di contestazione.