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SPORT

Serie A, diciottesima giornata

L'Inter non perde la testa. Fiorentina, Napoli e Juve non mollano

I nerazzurri sfruttano l'unica vera occasione del match e passano ad Empoli con Icardi. L'ex Ilicic (doppietta) trascina i viola a Palermo, per i partenopei gol di Insigne e Hamsik a piegare 2-1 il Torino.I bianconeri centrano col Verona l'ottava vittoria di fila. Il Chievo rimonta tre volte la Roma. Il Bologna affonda il Milan a San Siro, una spenta Lazio viene bloccata dal Carpi. Pari Frosinone in casa sassuolo. Stasera chiude Napoli-Toro

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Un'Inter sorniona passa ad Empoli, mantiene la vetta e risponde alla Fiorentina, vittoriosa a Palermo. In serata il Napoli riaggancia i viola al secondo posto col successo nel posticipo. Prosegue la marcia irresistibile della Juventus, solo un pareggio per la Roma dei giovani in casa del Chievo. Sconfitta interna per il Milan ad opera di un Bologna in salute. Pareggi tra Lazio e Carpi e tra Sassuolo e Frosinone. Questi i verdetti della penultima giornata (numero 18) del girone di andata.

Empoli-Inter 0-1
Reduce da quattro successi di fila (mai successo nella storia del club in Serie A), un ottimo Empoli deve interrompere la striscia positiva di fronte alla capolista Inter, che al 'Castellani' ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo. Si tratta però di uno 0-1 bugiardo: i toscani avrebbero meritato 'almeno' il pari.
Formazioni. In difesa Giampaolo deve rinunciare a Tonelli: dentro Barba. Fase offensiva con Saponara in appoggio a Pucciarelli-Maccarone. Mancini sceglie Kondogbia a centrocampo e lascia Jovetic in panchina: attacco con Icardi, Perisic e Ljajic. Di grande personalità il primo tempo dei toscani, che giocano bene: paratona di Handanovic su punizione di Maccarone (17’), esce di un metro il piatto di Zielinski (24’), al 37’ bella conclusione di Buchel dalla distanza ma il n.1 nerazzurro risponde ancora presente. Nel finale di tempo, al primo vero affondo, un’Inter fino allora poco appariscente, graffia (46’): Perisic crea dalla sinistra, perfetto l’inserimento di Icardi che anticipa tutti e insacca. La ripresa si apre, dopo un errore di Ljajic a centrocampo, con l’occasione di Saponara fermato anche stavolta da Handanovic. Al 65’, da posizione invitante, ci prova Zielinski in diagonale (una sorta di tiro-cross) ma il pallone sfila senza che Croce possa arrivarci. Tentativo di Kondogbia al 67': non va. Al 72' dubbio contatto in area tra Murillo e Pucciarelli, pronto a calciare: per Celi tutto regolare. Girandola di cambi ma il risultato non cambia più.

Napoli-Torino 2-1
Partenopei determinati in apertura. Padelli si oppone due volte a Callejon, poi (16') capitola di fronte al pallonetto di Insigne dal limite dell'area. La squadra di Sarri rallenta troppo il gioco e il torino comincia a farsi vedere. Reina è prontissimo sull'incornata ravvicinata di Quagliarella. Al 32' grave ingenuità di Ghoulam, che stende Bruno Peres sul lato corto dell'area. Il rigore lo trasforma Quagliarella. Il pari non regge molto. Al 41' intuizione di Insigne per Hamsik che scatta in area e buca Padelli. Ripresa più spenta, col Napoli ad amministrare. Insigne coglie la faccia superiore della traversa su punizione. il Torino avrebbe una ghiotta chance sull'errore di Koulibaly che favorisce l'azione di Maxi Lopez, ma sul cross radente dell'argentino Acquah non riesce ad arrivare. Episodio inconsueto al 78', con l'arbitro Di Bello che allontana da campo entrambi i tecnici.
 
Palermo-Fiorentina 1-3
Paulo Sousa mette in mostra i suoi gioielli nella prima partita del 2016. Viola tirati a lucido al ‘Barbera’, rosanero troppo brutti per opporsi. Solo Fiore in avvio. Kalinić si divora il gol, Iličić no: l’ex rosanero va in rete con un destro (non il suo piede) di precisione (13’). Continua il “momento viola”. Gran volo di Sorrentino su bomba di Vecino. Il portiere del Palermo non può nulla sul sinistro micidiale di Iličić su tocco di Kalinić (42’). Nella ripresa Astori sfiora l'autogol con un colpo di testa sventato da Tatarusanu. Il portiere viola si inchina a Gilardino che trova il suo quinto gol con una bella girata di testa su cross di Vazquez (77'). Nel recupero, il Palermo perde palla in uscita, Borja Valero verticalizza subito per Blaszczykowski che arriva solo davanti a Sorrentino e lo fredda con un destro basso all'angolino (93'). Fiorentina a 38 punti, seconda, Palermo a 18, quint'ultimo.

Juventus-Verona 3-0
Continua l’irresistibile risalita della Juve, che batte 3-0 il Verona allo ‘Stadium’ e infila l’ottava vittoria consecutiva. I padroni di casa prendono subito in mano la gara. La chance di Lichtsteiner precede la splendida punizione a giro di Dybala (9° centro stagionale), con Gollini immobile, che sblocca il risultato all’8’. Tre minuti dopo, però, è un super Buffon a negare il pari ad un Pazzini in versione acrobatica. Poi solo Juve. Il portiere gialloblù vola su Morata (20’) e Marchisio (33’), ma deve arrendersi ancora al 45’ sull’imperiosa capocciata di Bonucci, che capitalizza una punizione di Dybala dalla sinistra. Bianconeri in controllo totale del match anche nella ripresa, che regala un solo sussulto ed è la terza rete firmata dal neo entrato Zaza (82’) su assist di Pogba. I gialloblù cercano il gol della bandiera con Juanito Gomez ma il suo colpo di testa esce di pochissimo. Fine dei giochi. Troppa Juve per questo Verona.
 
Chievo-Roma 3-3
Roma decimata da squalifiche e infortuni e priva di ben sette centrocampisti sugli otto in rosa (Vainqueur l’unico disponibile). Eppure l'’avvio dei giallorossi è promettente: al 7’ il 19enne nigeriano Sadiq (2° gol consecutivo dopo quello al Genoa) mette dentro in spaccata su tiro (sbagliato) di Gervinho. Risposta clivense con Castro, che spedisce alto da ottima posizione. Poi è Maicon a rendersi due volte minaccioso, con un tiro-cross che nessuno raccoglie e con una conclusione dal limite che trova la grande risposta di Bizzarri. Dopo un tiro di Frey (deviato) che sorvola la traversa non di molto, il giovane Sadiq si divora incredbilmente il raddoppio (esterno rete) dopo una bella azione personale (34’). Tre giri di lancette e un grave errore di Cesar a metà campo innesca Florenzi, che s'’invola e in diagonale non perdona (37’). Prima del rientro negli spogliatoi, il Chievo torna però in partita: Szczesny devia sul palo il tentativo di Inglese, Paloschi è rapidissimo ad avventarsi sulla sfera ed a ridurre il passivo. I fuochi d’artificio proseguono nella ripresa. Bizzari chiude la strada ad un sorpreso Salah, non ritenuto in fuorigioco da Irrati, al 58’ il Chievo completa la rimonta con la correzione vincente di Dainelli (disattento Manolas) su calcio d’angolo di Birsa. Si prosegue sul filo dell'’equilibrio fino al 71esimo’, minuto in cui Iago Falque dal limite riporta avanti la Roma. Ma non è finita perché all'’86esimo’ il neo entrato Pepe trova il 3-3 con palla su punizione che centra il palo e viene poi smanacciata da Szczesny. Il pallone però è entrato e Irrati, grazie al giudice di porta e all'’aiuto tecnologico della Goal Line Technology (per la prima volta in una partita si Serie A) convalida giustamente. Gara divertente, un punto a testa: giusto così. Ma per Garcia, la vetta si allontana.

Milan-Bologna 0-1
Mihajlović non si sente in discussione, ma i rossoneri escono tra i fischi del ‘Meazza’ dopo l’ennesima figuraccia. Donadoni si gode il suo “giocattolo”, dopo lo stop con l’Empoli prima della sosta. E dire che il Diavolo parte bene, ma la spinta non dà frutti, la squadra di Donadoni si difende con ordine. Mirante comincia il suo show su cross di Honda e conclusione di Niang. Sull’altro fronte Donnarumma e Alex rimediano su un’incursione di Destro. Mirante ancora reattivissimo nel finale di frazione, prima su Bonaventura poi su Bacca.
 
Nella ripresa brividi per il Milan su un suggerimento sottoporta di Giaccherini che non trova nessuno all’appuntamento. È poi Diawara a tentare da fuori area fallendo di poco il bersaglio. Niang spreca una chance, scivolando dopo respinta corta di Mirante su cross di Bertolacci. Giaccherini calcia alto da posizione favorevole. Cerci (dato in partenza nel mercato di gennaio) per due volte spreca un contropiede in superiorità numerica (il pubblico lo becca), poi viene annullato un gol di Bacca per spinta sul marcatore. Nel finale arriva il gol del Bologna con Giaccherini, pescato tutto solo sul secondo palo da un lancio di Mounier (82’). Solo Donnarumma nega il raddoppio a Destro, lanciato solo a rete. Milan fermo a 28 punti, gran colpo Bologna che sale a 22 e approfitta delle sconfitte di Palermo e Genoa per respirare.

Sassuolo-Frosinone 2-2
Altalena di emozioni al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia. Gli uomini di Di Francesco raggiungon il Milan al sesto posto, pur con una partita da recuperare. Ciociari al secondo punto in trasferta, dopo quello clamoroso in casa della Juventus. Ospiti in vantaggio grazie a un “paperone” di Consigli che butta in porta un tiro cross di Dionisi (16’). Pronto pari di Defrel con una conclusione deviata da Ajeti (22’). Il debuttante difensore svizzero-albanese classe 1993 si riscatta con una schiacciata di testa su corner di Pavlović da sinistra che batte il portiere neroverde (45’). Il pareggio dei padroni di casa lo confezionano due subentrati: Duncan difende una bella palla in area ciociara, Falcinelli fulmina Leali con un sinistro secco sotto la traversa (75’). Nel recupero, Sassuolo in dieci per il secondo cartellino giallo a Pellegrini (93’).

Lazio-Carpi 0-0
Finisce con i sonori fischi dell’Olimpico che accompagnano negli spogliatoi una spenta Lazio stoppata facilmente dal Carpi, penultimo in classifica ma che torna a casa con un punto di speranza. Due tempi di noia mortale, l’unico brivido (si fa per dire) dei primi 45’ lo regala Di Gaudio, il cui destro a giro termina fuori di poco. Biancocelesti spuntati, troppo lenti e prevedibili, gli ospiti si difendono senza problemi anche se non trovano nessuna ripartenza. Non cambia il film nella ripresa: ci provano, senza fortuna, Candreva, Konko (il migliore dei suoi) e Klose, mentre gli ospiti si rendono pericolosi con Lasagna, anticipato provvidenzialmente da Hoedt. Berisha e Belec praticamente inoperosi. Il campionato della Lazio, decima, prosegue per ora a fari spenti.

Udinese-Atalanta 2-1
Seconda vittoria di fila dei friulani nel match dell'ora di pranzo che frutta l’aggancio agli orobici a quota 24 punti. Partita gagliarda che i bianconeri hanno condotto per larga parte, rischiando nel finale la rimonta dei nerazzurri. Primo tempo di marca dei padroni di casa, con un Théréau in gran spolvero. L’attaccante francese sfiora la traversa e il palo con due conclusioni, prima di timbrare il suo sesto gol ribattendo in rete un mezzo miracolo di Sportiello su Felipe (22’). La reazione atalantina è in un tiro di sinistro di Gomez su passaggio di D’Alessandro, Karnezis blocca a terra. Nel recupero arriva il raddoppio del croato Perica con un colpo di testa su cross da destra di Fernandez (47’).
 
In apertura di ripresa, una prodezza di Sportiello su colpo di testa di Danilo tiene a galla l’Atalanta. La squadra di Reja prova a reagire. Karnezis alza sopra la traversa un destro potente di Cigarini. Il gol orobico lo segna D’Alessandro su invito di Gomez (75’). Per l’Udinese, Iturra va via in contropiede ma perde il tempo per il tiro. Sull’altro fonte, Gomez temporeggia troppo e si fa murare da Widmer. Il risultato con cambia.