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POLITICA

'In Mezz'ora in più'

Calenda: serve governo istituzionale aperto a tutti partiti. Tra M5s e Pd diversità fortissima

Il ministro dello Svilippo economico invita il Pd a "non farsi spaccare dal tatticismo dei 5 Stelle". E su Renzi dice: "non ritirerà le dimissioni, ha il senso dell'onore. Ci ho litigato molto, ma è stato il migliore Presidente del Consiglio che l'Italia ha avuto". Salvini deve allearsi con Di Maio? "Non serve, visto che alle prossime elezioni potrà avere la maggioranza"

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"Il Pd farebbe la ruota di scorta ai 5Stelle". Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dagli studi di "In mezz'ora in più", continua a ribadire la sua contrarietà ad un accordo con i grillini per la formazione del nuovo esecutivo. E attacca: "vogliono abbandonare il Tap e chiudere l'Ilva, come si fa a stare insieme?". Senza dimenticare - prosegue Calenda - che  "hanno passato l'ultima legislatura a dire: voi del Pd siete dei farabutti". Calenda avverte: "ho provato a lavorare con i 5 Stelle, c'ho provato con la Raggi, c'è grande incompetenza e incapacità di passare da protesta a governo".  Ed ha proseguito: "Ho detto se facciamo una alleanza politica con il M5s strappo la tessera e forse sono stato un po' arrogante, ma non ho mai detto che non bisogna discutere". 

Il ministro dello sviluppo economico torna a ribadire che tutti devono fare un passo inidetro e "lavorare per un governo istituzionale", spiegando che "il profilo di un premier può essere tecnico ma indicato dalla politica". Poi invita il Pd a "non farsi spaccare dal tatticismo dei 5 Stelle". E su Renzi dice: "non ritirerà le dimissioni, ha il senso dell'onore. Ci ho litigato molto, ma è stato il migliore Presidente del Consiglio che l'Italia ha avuto". E invita l'ex premier a prendere "la parola direttamente" riconoscendo che a Maurizio Martina è stato affidato "un compito improbo" e prosegue: "richiamerei Enrico Letta". 

Il ministro incalzato sul centrodestra dice "che sarà sempre più guidato da Salvini" e aggiunge: "perchè si dovrebbe alleare con Di Maio, quando potrà avere la maggioranza con nuove elezioni".  La responsabilità del Pd - prosegue - "è di ricostruire un'alternativa alle forze populistiche e estremiste".

Sul fronte economico, Calenda sottolinea che non ci sono gli elementi per temere una recessione. Nel Def confermiamo la stima di crescita all'1,5% ma siamo stati molto prudenti". E aggiunge: "Il quadro internazionale pero' e' fragile, un rallentamento può esserci".