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Coronavirus

In vista del Consiglio europeo

Camera: le reazioni alle comunicazioni di Conte

Maggioranza compatta per il sì. Il centrodestra presenta una risoluzione unitaria. Borghi: "E' il tempo di patrioti e traditori". De Luca: "Per propaganda sono state dette bugie a cumuli". Brunetta in dissenso con FI

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Dopo le comunicazioni del premier Conte, la parola è passata alle dichiarazioni dei Deputati presenti in Aula.

Borghi (Lega): "Patrioti e traditori"
"Avete la possibilità di rimanere nella storia come qualcuno che ha difeso il proprio Paese. Approvate questo scempio? Da oggi rimangono i patrioti e quelli che nel tempo verranno additati come traditori". Lo ha affermato il deputato della Lega, Claudio Borgi.

Colaninno (Iv): "Doppio sì"
"Italia viva dice un doppio sì alla riforma e all'uso del Mes". Così Matteo Colaninno "Senza retorica, siamo in una fase cruciale, dobbiamo essere tutti all'altezza di fronte alla sfida della gestione di queste risorse enormi, 209 miliardi, delle scelte che compiamo oggi dobbiamo rendere conto ai nostri figli domani, non ci possono essere ritardi o errori".

Mulè (FI): "Cronache dell'ipocrisia"
"Cronache dell'ipocrisia: il presidente Conte dice agli italiani che 'debbono essere riconsiderate in modo radicale struttura e funzione del Mes, affinché sia trasformato in uno strumento completamente diverso'. Quindi nel nome dell'ipocrisia e dell'incoerenza la maggioranza poltronara voterà favorevolmente a una riforma che sanno essere sbagliata e dannosa per l'Italia. Siamo in queste mani". Lo dichiara Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

Centrodestra presenta risoluzione unitaria
Il centrodestra presenterà una mozione unitaria sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani. Dunque, non ci sarà anche un testo a firma della sola Forza Italia, la cui posizione a favore dell'utilizzo delle risorse del Mes per la sanità diverge da quella di FdI e Lega, entrambi contrari al ricorso al Fondo. Le forze di opposizione sono invece sulla stessa linea per quel che riguarda il no dell'Italia alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità.

Fassina (Leu): "Non voto la risoluzione"
"Il sentiero da percorrere è quello dell'europeismo adulto, per questo a differenza" di quanto farà il gruppo di Leu alla Camera "non sosterrò la risoluzione di maggioranza e non parteciperò al voto". Lo ha annunciato nell'Aula della Camera il deputato di Leu Stefano Fassina.

Valentini (FI): "Conte compia gesto di coraggio politico"
"Questo trattato nasce vecchio, pericolosamente vecchio, ecco perché invitiamo il presidente del Consiglio a un gesto di coraggio politico: rigetti questa riforma che sa di quell'Europa che tutti vogliamo lasciarci alle spalle e faccia come noi, si dimostri un vero europeo e voti no a questa riforma del Mes". Lo ha detto il deputato di Forza Italia, Valentino Valentini.

Scerra (M5S): "Rendiamolo strumento comunitario"
"Questo non è un voto per attivare il Mes, e tantomeno per la riforma sulla quale ci riserviamo di intervenire: è un voto per dare mandato pieno al presidente Giuseppe Conte. Detto questo le nostre osservazioni critiche permangono, perché reiterano l'obsolescenza della misura: non l'ha voluto il Movimento 5 Stelle e non si può eliminare, ma possiamo lavorare per renderlo uno strumento comunitario. Votare no a uno strumento voluto da tutti i Paesi ci metterebbe in una condizione di isolamento".  Lo dice Filippo Scerra del Movimento 5 Stelle. "Con il Movimento 5 Stelle al governo il Mes non sarà mai attivato". 

De Luca (Pd): "Caccia alle streghe"
"In Italia è partita una caccia alle streghe irresponsabile sul Mes, negoziato da un governo di  centrodestra: chi oggi pensa di votare contro la riforma, non vota per abolirla, ma vota per lasciare in vigore una riforma che è così da 8 anni lasciandola in vigore con tutti i suoi difetti". Lo dice Piero De Luca del Partito democratico. "Non è vero che la riforma mette in pericolo i risparmi del cittadini e aiuta le banche tedesche e francesi, sono cumuli di bugie". "Mandato pieno al governo sulla riforma del Mes".

Brunetta(FI): "Con no a riforma prevale la propaganda"
"Ringrazio il mio gruppo di farmi intervenire in dissenso" rispetto alla linea di Forza Italia sul no alla riforma del Mes. Lo afferma Renato Brunetta, responsabile economico del partito azzurro, intervenendo in Aula della Camera. Brunetta, favorevole alla riforma del Meccanismo europeo di stabilita', a differenza del suo partito, ricorda la commozione provata sul voto unanime del Parlamento all'ultimo scostamento di bilancio, e osserva: "Oggi mi addolora constatare che in quest'Aula non ci sia lo stesso spirito nel dare pieno mandato al presidente del Consiglio sul prossimo Eurosummit, purtroppo è prevalso lo spirito di parte piuttosto che di unità, è prevalsa la propaganda. Ma così si indebolisce il paese, non vince nessuno, e l'Italia rischia di rimanere isolata".

De Lorenzo (Leu): "Leu vota sì"
"Il nostro sì alla risoluzione è basato sulla circostanza che non si può rallentare il percorso di Next Generation Eu". Lo ha detto Rina De Lorenzo di Leu. "La pandemia richiede compattezza e collaborazione nella sconfitta di un nemico invisibile.  Se la Ue vuole avere un futuro deve lavorare al servizio dei cittadini senza scaricare il debito sulle generazioni future".

Tabacci (Misto): "Votiamo sì"
Centro democratico e Maie, due componenti del gruppo Misto alla Camera, voteranno a favore della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni di Conte sul Consiglio Ue. Lo hanno annunciato in Aula della Camera Bruno Tabacci e Antonio Tasso.

M5S: Sei deputati in dissenso
Sono sei i deputati del Movimento 5 stelle iscritti a parlare in dichiarazione di voto a titolo personale, quindi in dissenso dalla linea del gruppo. Sono: Andrea Colletti, Fabio Berardini, Francesco Forciniti, Pino Cabras, Alvise Maniero, Mara Lapia. La pentastellata Mara Lapia è stata protagonista nei corridoi di Montecitorio - subito dopo l'intervento del premier Conte - di un 'siparietto' movimentato: la deputata, con il tono di voce alto, quindi udibile da tutti i presenti, ha detto chiaramente ad altri deputati: "Fatemi votare come voglio".

Lupi (Misto): "Non ha senso il sì con i limiti"
"Perché se vediamo limiti dobbiamo votare sì" alla riforma del Mes? Così Maurizio Lupi, di Noi con l'Italia, nel suo intervento alla Camera, nelle dichiarazioni di voto sulle risoluzioni presentate dopo le  comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Rosato (Iv): "Sì convinto"
"Siamo convintamente a favore della risoluzione" di maggioranza. Lo ha detto Ettore Rosato, presidente di Italia viva.

Fornaro (Leu): "Sosteniamo una nuova stagione"
​"Voteremo la mozione di maggioranza per sostenere l'interesse nazionale e una nuova Europa. Ci sentiamo europeisti adulti e vogliamo contribuire a una nuova stagione". Lo ha detto Federico Fornaro di Leu. "Il Mes ha bisogno di una riforma e una parte di Ue non può pensare di tornare a prima della pandemia".

Meloni (FdI): "Oggi grande vaffa day"
"Ai colleghi del Movimento 5 stelle voglio dire una cosa 'Non abbiate paura di una scelta coraggiosa che reputate giusta'. A chi agita lo spauracchio delle elezioni anticipate perché pensa che siete troppo attaccati alla poltrona dimostrate che non siete in vendita. Questo può essere il più grande vaffa day di tutti i tempi. Aiutateci a mandare al diavolo i venduti, gli intrighi di palazzo, i servi. Ci sono occasioni che non hanno prezzo: non scegliete anche stavolta la Mastercard". Così la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, rivolgendosi ai colleghi del M5s.

Del Rio (Pd): "Come Papa Francesco deve avere umiltà"
"Lei presidente deve avere un'immagine" come linea guida, "quella di Papa Francesco che ieri da solo ha pregato, deve avere umiltà, ascolto, orecchio attento al Paese che sta soffrendo molto, molto, molto". Lo ha detto in Aula della Camera il capogruppo del Pd, Graziano Delrio. 

Gelmini (FI): "Governo non in grado di costruire progetto credibile"
"Il Parlamento non è protagonista nelle scelte relative al Recovery Fund, l'impressione è che il suo governo più che un'altra progettualità, che ci possa permettere di avere le risorse europee, non abbia una visione di Paese. Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia. "Noi gli errori sul Recovery Fund non ce li possiamo permettere. Abbiamo invece appreso dalla stampa, signor presidente del Consiglio, e non dalle sue parole in Parlamento, le linee del piano Next Generation Italia, quello che ci appare come un insieme di buone intenzioni, di concessioni al politicamente corretto, di progetti confusi affidati ad organismi pletorici. Non è così che si costruisce un progetto credibile, non è così che ci faremo rispettare in Europa. Proprio per questo siamo molto preoccupati. Ancora una volta il governo non sembra in grado di cogliere il momento e l'opportunità. Non ha voluto predisporre fin qui un progetto credibile e condiviso".

I sei dissidenti M5S: "Votiamo no"
"Non si può votare sì usando la vaga promessa che poi si voterà no". Lo dice il deputato M5s Pino Cabras alla Camera. Anche il deputato M5s Alvise Maniero afferma: "Voterò contro questa risoluzione che è sbagliata". Berardini e Forciniti: "Non siamo contro Conte, ma votiamo no". Lapia: "E' bomba a orologeria". Colletti: "Bce ci presentareà il conto".