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ITALIA

Cgil in piazza: "I conti non tornano"

Camusso: inaccettabile innalzamento età pensionabile. Landini:rilanciare investimenti e lavoro

La mobilitazione è stata indetta a seguito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato "insufficiente". Manifestazioni organizzate in cinque città: Roma, Palermo, Modena, Bari e Cagliari

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"Siamo qui per dire che i conti non tornano, che le scelte fatte con questa legge di bilancio sono scelte che non guardano ai problemi previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori, che non danno prospettive ai giovani, che non parlano degli investimenti, che non tengono conto che il lavoro è sempre più sfruttato e sempre meno retribuito". Così Susanna Camusso, segretario della Cgil, spiega il perchè oggi sono scesi in piazza in cinque città italiane: Roma, Palermo, Bari, Torino e Cagliari. E attacca: "c'è invece bisogno di risposte, di costruire opportunità di lavoro per i giovani e permettere loro di costruirsi un futuro. I conti non tornano - prosegue - perchè si continua a dire che bisogna risparmiare ma si risparmia sulla salute, sulla previdenza, sulle grandi condizioni di welfare delle persone invece che, per esempio, intervenire sull'evasione fiscale mentre si continuano a fare i condoni". 


Maurizio Landini invece da Palermo commenta: "il messaggio che mandiamo è che per far ripartire l'Italia bisogna rilanciare investimenti pubblici e privati e il lavoro soprattutto dei giovani- ha aggiunto - Nel Mezzogiorno ci sono dati di disoccupazione drammatici e tanti giovani devono andare via se vogliono avere una prospettiva. Questo è un tema che va messo al centro dell'agenda politica del governo". 


In piazza lavoratori del pubblico impiego, edili, braccianti, pensionati, ma anche le forze del'ordine. "I poliziotti oggi sono in piazza con la Cgil perchè un Paese senza lavoro non ha futuro e perchè in un Paese che non investe sui giovani rischiano di accentuarsi solo populismi, estremismi, corporativismi e tensioni sociali" - spiega  Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil - E prosegue: "Le lavoratrici e i lavoratori in divisa manifestano oggi anche per chiedere al governo di riavviare subito la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da 9 anni; per avere certezza sulle risorse nella legge di bilancio che devono garantire aumenti dignitosi pure per le indennità accessorie; per ribadire che un poliziotto non può lavorare oltre i 60 anni di età, garantendo efficienza e sicurezza per i cittadini; per chiedere l'avvio di una previdenza complementare che tuteli gli agenti piu giovani, destinati oggi a diventare i poveri di domani; per chiedere soprattutto più investimenti nelle strutture, nei mezzi e negli equipaggiamenti; per avere più assunzioni, più formazione e più diritti, contrastando con forza il tentativo di militarizzazione della sicurezza". 
A fianco dei lavoratori sono scesi in piazza anche gli studenti.