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MONDO

In cammino dal 13 ottobre

Carovana migranti tenta assalto alla barriera tra Usa e Messico

Gli Stati Uniti hanno chiuso il confine con il Messico per fermare la carovana di migranti in marcia dal Centro America. Lanciati gas lacrimogeni dagli agenti Usa

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di Tiziana Di Giovannandrea
Centinaia di migranti hanno cercato di superare la barriera che separa il Messico dagli Stati Uniti. Temono di essere trattenuti fino all'esame delle loro richieste d'asilo.

Lo ha raccontato un fotografo della France Presse, secondo il quale i migranti si sono staccati da una marcia pacifica e hanno cercato di scavalcare la barriera metallica che separa Tijuana e San Diego. Come conseguenza le autorità statunitensi hanno chiuso tutti gli ingressi di veicoli e pedoni a San Ysidro, porto di entrata fra Tijuana e San Diego.

Gli agenti Usa hanno lanciato gas lacrimogeni, costringendone una gran parte a tornare indietro mentre gli elicotteri dell'esercito americano sorvolavano il confine a bassa quota. La notizia è stata confermata dall'Ufficio di Protezione Doganale di San Diego.

La scorsa settimana le autorità degli Stati Uniti avevano già deciso un'altra chiusura, dopo che si erano diffuse informazioni secondo le quali alcuni componenti la carovana di migranti dell'America Centrale avevano intenzione di entrare negli Usa. Anche dal lato del Messico ci sono stati scontri tra alcuni migranti e le forze di sicurezza. Alcuni componenti della carovana hanno cercato di placare gli animi, nel timore che gli incidenti abbiano effetti sulle loro richieste d'asilo negli Usa. Secondo dati del Dipartimento di Stato americano, in territorio messicano ci sono al momento circa 7.000 migranti, divisi tra Tijuana e Mexicali e desiderosi di fare domanda d'asilo. Nelle ultime ore il presidente, Donald Trump, ha avvertito che i migranti dovranno rimanere in Messico mentre aspettano che le loro richieste vengano elaborate.