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SPETTACOLO

L'addio a Raffaella

Carrà, l'Argentina ricorda l'amica di Maradona e l'idillio con l'America latina

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Raffaella Carrà con Maradona (LaPresse)
''L'amica di Maradona'', la donna che era ''scappata da Hollywood per non cadere nella dannata cocaina" e l'ideatrice di slogan come "per fare l'amore bene bisogna venire al sud". Così il quotidiano argentino El Clarín ricorda Raffaella Carrà, morta oggi all'età di 78 anni a Roma. Parlando del suo ''idillio con l'America Latina'', El Clarín descrive una ''Italia sotto choc'' per la morte della Carrà. E sottolinea come il suo ''Tuca Tuca scandalizzò il Vaticano, ma Raffaella uscì trionfante da quella insolita battaglia''.

''L'ultima volta che ha messo piede in Argentina è stato nel 2005 per visitare Maradona a 'La noche del 10''', ricorda El Clarín, che descrive come in quella occasione la Carrà ''ha ballato come se non avesse superato i 60 anni e ha dribblato la domanda da un milione di dollari: 'Una vecchia storia d'amore con Diego? Era un seduttore incallito'''.

Anche il sito della 'Nación' pubblica in prima pagina la notizia della morte della Carrà con tre articoli. Il giornale scrive che ''in America Latina è stato 'Noche de Gigantes', il popolare programma di Don Francisco in Cile, a darle le chiavi di un intero continente. Dopo quel passaggio consacrante attraverso il Cile, nel 1978 arrivò in Argentina al tempo della dittatura militare che governava il paese. In quel periodo di censura cambiò il suo 'per fare l'amore bene devi venire al sud' nel più ingenuo 'per innamorarti bene devi venire al sud'''.

''L'Argentina la ricorderà, tra tante altre tracce, per essere stata la musa ispiratrice di Susana Giménez'', scrive El Clarín, affermando che la trasmissione ''Hola Susana era ispirata a Pronto, Raffaella''. In un lungo articolo, il giornale ricorda come la Carrà sia arrivata ''a Buenos Aires durante la dittatura militare. Ha recitato nel film argentino 'Barbara' con Jorge Martínez, diretto da Gino Landi (nel 1980) e ha riempito teatri e stadi''.