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POLITICA

Segre: "Detenzione senza processo violazione clamorosa"

Caso Zaki. Senato avvia discussione su concessione cittadinanza

Il vice presidente di turno, Roberto Calderoli, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi e sostitutivo delle mozioni, che impegna il governo ad "intraprendere tempestivamente ogni ulteriore iniziativa presso le autorità egiziane per sollecitare l'immediata liberazione" dello studente

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Il Senato ha iniziato la discussione delle mozioni in favore di Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto da tempo in carcere al Cairo. Il vice presidente di turno, Roberto Calderoli, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi e sostitutivo delle mozioni, che impegna il governo ad "avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire" allo studente "la cittadinanza italiana" e ad "intraprendere tempestivamente ogni ulteriore iniziativa presso le autorità egiziane per sollecitare l'immediata
liberazione" del giovane studente, "valutando la possibilità dell'utilizzo degli strumenti previsti dalla Convenzione delle Nazioni unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti".

 All'esecutivo il Senato chiede anche di "continuare a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Cairo, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki e le sue condizioni di detenzione" e "di attivarsi, a livello Ue, per sollecitare istituzioni e Stati membri affinché richiedano all'Egitto, e agli altri Paesi in cui persistono diffuse violazioni dei diritti umani, miglioramenti concreti su questo tema e si adoperino altresì per effettuare un monitoraggio rafforzato sulle questioni più critiche in materia nel Paese". Il governo, infine, per i gruppi del Senato deve "farsi portatore attivo della cultura del rispetto e della promozione dei diritti umani nel quadro delle discussioni in ambito G7, con particolare riguardo ai casi di repressione nei confronti degli attivisti politici e dei difensori dei diritti umani". In Aula è presente anche la senatrice a vita Liliana Segre, il suo ingresso nell'emiciclo è stato salutato dagli altri senatori con un applauso. 

Segre: "Detenzione senza processo violazione clamorosa"
"La detenzione di Zaki senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza", spiega la senatrice a vita Liliana Segre. 

Montevecchi: bene la cittadinanza ma serva un passo in più
"Sebbene conferire la cittadinanza a Patrick sia un gesto di alto - e importantissimo - valore simbolico, ho voluto presentare la mozione, appoggiata da tutto il Movimento5stelle, per impegnare il Governo a un ulteriore passo perché il nostro obiettivo resta la liberazione di Patrick Zaki. Con il mio documento - confluito in un unico odg assieme a quello sulla cittadinanza giacché le due strade non si contrappongono ma anzi si completano - chiediamo che si valuti di utilizzare gli strumenti previsti dalla Convenzione Onu contro la tortura o altri trattamenti crudeli, inumani i degradanti del 1984, perché questa è, come è stato individuato anche da professori ed esperti di diritto internazionale, l'unica via giuridica concreta per intraprendere il percorso pacifico che porti alla risoluzione del caso e alla liberazione di Patrick. Non solo: mi preme che l'Italia si faccia promotore attivo all'interno di consessi internazionali come il G7 del tema del rispetto dei diritti umani e della tutela dei difensori di questi diritti, poiché i diritti le libertà individuabili sono diritti non negoziabili a fondamento di tutte le nostre relazioni e dell'Europa stessa". Così in aula la senatrice bolognese Michela Montevecchi,  firmataria della mozione sull'applicazione della Convenzione Onu contro la tortura e trattamenti disumani i degradanti, e impegnata in prima linea per la battaglia per la liberazione di Patrick Zaki.

Quartapelle: "Ci sarà un altro passo in avanti per la liberazione"
"Oggi al Senato ci sarà un altro passo in avanti di una grande campagna italiana per la liberazione di Zaki. Sono state raccolte 200 mila firme tra i cittadini e più di 1000 cittadinanze onorarie nei comuni italiani. Si voterà una mozione per chiedere al governo di iniziare un processo per concedere la cittadinanza per meriti straordinari. La mozione ha un valore politico, di pressione". Così Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione esteri alla Camera su Rai Radio1 nel programma "Radio anch'io". 

Pettarin (Forza Italia): "Auspico che passi la mozione"
"Auspico che al Senato dicano Sì con forza alla mozione per conferire la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Non penso sia necessario sottolineare gli infiniti motivi che dovrebbero spingere a votare a favore, ma è da sottolineare la speranza che questo dia ancora più forza alla ricerca della verità e giustizia per Giulio Regeni. Spero che la mozione di oggi faccia meditare tutti sull'opportunità effettiva di proseguire a fornire armamenti ad un paese che, come l'Egitto, non sta collaborando con l'Italia e l'Europa per fare verità e giustizia su un cittadino italiano ed europeo. Noi non molliamo". Lo dichiara in una nota il deputato di Forza Italia Guido Germano Pettarin. 

Sereni: "Cittadinanza potrebbe complicare vicenda"
"La concessione della cittadinanza italiana" a Zaki "potrebbe rivelarsi "una misura simbolica priva di effetti pratici a tutela dell'interessato. Serve quindi una riflessione". Così, la vice ministra degli Esteri, Marina Sereni, intervenendo al dibattito, in corso in Senato, per l'attribuzione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki, lo studente detenuto da oltre un anno in Egitto.

Per Sereni ci sarebbero rischi per poter "fornire protezione consolare al giovane, essendo egli anche cittadino egiziano, visto che prevarrebbe la cittadinanza egiziana". Rischi anche per i possibili effetti negativi conseguenti al passo in discussione: "Bisogna valutare gli effetti negativi sull'obiettivo che più ci sta a cuore: il rilascio di Patrick, in questo senso la concessione della cittadinanza, potrebbe addirittura rivelarsi controproducente".