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ITALIA

Francesco il Papa della svolta

Celentano: mi emoziono quando sento il Papa

Il poliedrico Celentano ha parlato di sè, della sua fede, ma anche della politica italiana, della Chiesa e della crisi economica, durante un’intervista che uscirà a febbraio sulla rivista “Frati di Assisi”

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Celentano, il famoso molleggiato, si emoziona quando sente parlare Papa Francesco, Pa' come familiarmente lo chiama. Da sempre vicino all’ordine di San Francesco, anche il suo matrimonio con Claudia Mori era stato benedetto da un francescano, l'artista poliedrico ha parlato di sè, della sua fede, ma anche della politica italiana, della Chiesa e della crisi economica, durante un’intervista che uscirà a febbraio sulla rivista “Frati di Assisi”, anticipata da Sanfrancesco.org.

Francesco, il Papa della svolta 
''Quando sento il Papa parlare di Gesù mi emoziono - ha svelato l'artista - avverto due sensazioni fra di loro contrastanti: da una parte la gioia insaziabile di ascoltare qualunque cosa delle meravigliose gesta di Gesù, dall'altra una sorta di nostalgico dolore quasi come se Gesù l'avessero crocifisso ieri sera e io non avessi fatto in tempo ad incontrarlo prima''. ''Il Papa della svolta – ha affermato Celentano - La cosa che più di tutto apprezzosu di lui è la forte concentrazione sulla figura di Gesù. È questa la vera svolta epocale che il mondo aspettava''. L'artista ha sottolineato che "i fedeli sono attratti da questo Papa, e le chiese si riempiono da quando c'è lui". 

Grillo e Renzi rappresentano la nuova politica
''Per capire davvero se un accordo è valido o no bisogna metterlo in pratica, mentre sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l'accordo con Berlusconi''. Queste le risposte di Adriano Celentano a Padre Enzo Fortunato, direttore della rivista Frati di Assisi, che su Renzi ha detto ''prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta, la prima con Bersani, si è rifiutato di fare l'infiltrato che come Robin Hood poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben 8 milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi''.

 ''Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme''. L'artista è ''soddisfatto'' di come stiano lavorando i grillini, ''anche se non sempre condivido certi loro comportamenti. Il fatto che lavorino per il bene del Paese e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi".

Consigli al governo: caccia all’evasione fiscale, riduzione costo del lavoro, attenzione alla bellezza del Paese
Il governo dovrebbe lavorare seriamente sui tre argomenti per affrontare la crisi economica: Caccia all'evasione fiscale, riduzione del costo del lavoro e attenzione alla ''bellezza'' del Paese. Il costo del lavoro ''che non dovrebbe essere inferiore al 60%. Sarebbe un dolce respiro per i lavoratori che avrebbero finalmente la possibilità di entrare in un negozio e comprarsi qualcosa, mentre le imprese sarebbero senz'altro più invogliate a investire e quindi assumere personale. Ma forse il governo ha pensato troppo all'Imu e si è distratto da ciò di cui veramente valeva la pena occuparsi''. ''Non sottovalutare la bellezza, per non tornare nuovamente sull'orlo del baratro. Non sembra, ma tutto dipende da lei. Il motivo per cui siamo ridotti come purtroppo siamo ridotti è perché la bellezza è stata violentemente bandita dalla cementificazione selvaggia''.